Zvonimir Boban, la spadaccino rossonero dei Balcani

Zvonimir Boban, uno dei calciatori più completi, rimane legato ai colori rossoneri e all'indimenticabile Croazia dei Mondiali del 1998

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Non trattiene le lacrime quando Luka Modric, appena insignito del premio Fifa Best Player, gli dedica la vittoria. A lui che, seduto in platea, oltre ad essere il suo idolo è stato il capitano della Croazia nel 1998 quando la squadra, ai mondiali di Francia arrivò terza.

“La sua Croazia ci ha fatto capire che tutto è possibile”, ha detto Modric.

Zvonimir Boban è stato uno dei calciatori più amati dai tifosi rossoneri anche per la sua straordinaria tecnica; Fabio Capello disse di lui che  Zorro – come è stato soprannominato-  era in grado di giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo: da registra, da interno, da trequartista puro:

“Insomma il giocatore più completo che abbia mai avuto”.

Lo spadaccino arrivato dal Balcani, sin da bambino ha avuto in testa il pallone, in quella terra croata martoriata da scontri e tensioni; esordisce sedicenne nella Dinamo Zagabria e sin dai suoi esordi il suo talento è così incisivo tanto da dicventarne addirittura capitano a soli 19 anni.

Un talento che fa gola ai club europei anche per la sua forza d’animo: emblematico l’episodio di Boban che costringe alla ritirata un poliziotto bosniaco che manganellava furiosamente un tifoso della Dinamo, durante i tafferugli nel 1990 con gli avversari della Stella Rossa di Belgrado.

Un calciatore a difesa di un tifoso, forse non si era e non si è mai visto nulla di simile; un calciatore che diventa una sorta di eroe per il suo popolo reagendo a quello che vede come un’ingiustizia neppure.  Il gesto gli costò sei mesi di sospensione dai campi e di conseguenza non poté partecipare ai Mondiali del 1990.

Tra i tanti estimatori di Boban c’è anche il già citato Fabio Capello che nonostante l’iniziale parere non favorevole del patron Silvio Berlusconi lo recluta per il Milan e lo manda ad affinare la tattica al Bari per una stagione.

Nel 1992 diventa ufficialmente un rossonero e la sua consacrazione avviene nel 1994 quando vince la Champions League.

Boban rimane con il Milan nove stagioni, il suo bottino è di 30 gol in 251 presenze. Il suo carnet si compone anche di 4 Scudetti tra i quali quello del 1999 dove Zorro risulta particolarmente efficace, incisivo e determinate.

Del resto Boban è stato un fantasista con una visione totale del gioco e una tecnica sopraffina, con le caratteristiche di un leader dal carattere risoluto.

 

Degna di nota la sua impresa con la Croazia a Francia ’98; purtroppo sfortunata nella seminifinale con Boban che perde la palla che permette alla Francia di pareggiare. Ma la grandezza di Zorro non è stata mai messa in dubbio, soprattutto dai suoi connazionali ma anche dai tifosi del Milan.

Dopo il suo ritiro dal calcio giocato, Zorro si è reiventato come giornalista sportivo sino ad arrivare a ricoprire la carica Fifa.