Il suo approccio non è cambiato affatto : deciso, egocentrico, risolutore, protagonista.
Da quando è tornato a Milanello Zlatan Ibrahimovic si è portato dietro quella consapevolezza che il Milan da lì in avanti avrebbe migliorato gioco, classifica e spogliatoio.
Sappiamo tutti che avere Ibra in squadra fa sempre la differenza, non importa se ha 38 anni: vederlo in campo provoca quell’attesa da giocata improvvisa che ti risolve la partita.
Per il Milan costruito da Pioli è stato un giocatore più che prezioso, anzi il suo apporto è davvero fondamentale, non solo come guida carismatica dello spogliatoio, ma proprio a livello tecnico e tattico.
Nonostante il suo metro e novantacinque di altezza ha ancora una facilità di movimento e di dribbling che ti fanno scordare che il ragazzo ne ha 38, sistematicamente con passaggio chirurgico mette compagni e palla soli davanti al portiere. Con il passare del tempo non è più l’Ibra esplosivo ma rifinitore, viene ricercato più spesso nella zona centrale del fronte d’attacco; tantissime volte retrocede per organizzare l’azione offensiva, la risalita della squadra, o per imbeccare i compagni.
Sull’esterno del campo è sempre decisivo nel portare i difensori fuori ed immarcabile li punta e va in area.
IMPRESCINDIBILE
I suoi compagni di squadra hanno fatto un gran salto di qualità: vedi Calhanoglu, Bennacer, Leao, Rebic, Castillejo, Kessie, giocatori che prima del suo arrivo erano già dati in partenza. I numeri parlano chiaro, con Ibra in squadra il Milan ha ottenuto 45 punti su 21 partite, qualificazione in Europa e sesto posto.
MILAN PRIMA DI IBRAHIMOVIC
21 PTI (media 1,2)
6 V
3 N
8 P
16 GF
24 GS
MILAN CON IBRAHIMOVIC
45 PTI (media 2,1)
13 V
6 N
2 P
47 GF
21 GS
RECORDMAN
A 38 anni, 9 mesi e 29 giorni, Zlatan Ibrahimovic è diventato il più vecchio giocatore ad aver segnato almeno 10 gol in un campionato di serie A: un record che fino ad oggi apparteneva a Silvio Piola, che ne fece 10 nella stagione 1951-52 a 38 anni, 4 mesi e 5 giorni.
E contro il Parma, sua vittima preferita, Ibra ha toccato le 100 partite giocate con la maglia rossonera.
MAI DOMO
Durante il lockdown, per continuare a tenersi in forma, ha avuto l’ok per andare in Svezia ad allenarsi con l’Hammarby, club di Stoccolma di cui detiene il 25% delle quote.
Il corpo deve essere sempre allenato e nonostante l’infortunio al polpaccio del 26 maggio, Ibra è riuscito a recuperare e a scendere in campo per il finale di stagione in formissima e sempre più leader dei rossoneri.
Si prospetta per lui un rinnovo di un altro anno. Aspettiamoci altre sorprese, perché Ibra è il vero valore aggiunto che serve al Milan per risollevarsi dalle ultime stagioni anonime.
Ilaria Iannì