“E quando penso che sia finita, è proprio allora che comincia la salita, che fantastica storia è la vita…“
Avrà pensato questo Paulo Dybala nel suo momento calcistico più buio durante l’ultimo anno alla Juventus…
Aveva perso fiducia, tormentato anche da problemi muscolari che hanno precluso il suo indiscutibile talento cristallino.
Dopo sette lunghissimi anni dove ha amato con tutto se stesso la Vecchia Signora, ha deciso di chiudere il capitolo più importante della sua vita per concedersi al fascino della Roma.
Fascino che grazie a José Mourinho e i Friedkin è cresciuto esponenzialmente, senza dimenticare il trofeo europeo inserito quattro mese fa in una bacheca fin troppo impolverata.
Se ci avessero detto che la Roma avrebbe acquistato Paulo Dybala, ci saremmo fatti una gran risata e saremmo stati presi in giro.
E’ quello che è successo fino a quel 20 luglio, giorno in cui quel sogno talmente utopico si è trasformato incredibilmente in realtà.
Da quel giorno, Dybala non ha conosciuto solo la Roma, ma soprattutto i tifosi romanisti.
Quelli capaci di fare sold out a tutte le partite casalinghe comprese le amichevoli, di cantare a squarciagola “a cappella” perché la Lega non concede l’inno con le squadre schierate in campo, quelli che continuano a tifare e cantare nonostante sonore sconfitte.
Lo ha detto anche Mourinho, calciatori come lui sono un lusso incondizionato che ora la Roma può anche permettersi: possiamo solo ringraziare la dirigenza per averci regalato un calciatore del genere.
“Quest’anno l’aspettativa è alta perché è arrivato Dybala che in condizioni normali non giocherebbe nella Roma. La competitività interna ci fa crescere, le squadre grandi hanno bisogno di questo. Dybala è un calciatore di livello incredibile, la crescita deve essere di squadra, individualmente non gli si può chiedere di più”.
Ieri sera è partito da subentrato in Europa League anche per permettergli di rifiatare e come al solito ha acceso la luce del match. Una gara bloccata – nonostante la superiorità numerica della Roma – ma sono bastati 69 secondi per illuminare l’Olimpico con un suo gol.
Al momento sono 4 gol e 2 assist in 8 presenze, un impatto davvero importante e ora Paulo Dybala si è preso anche la leadership.
L’attaccante argentino aveva solo bisogno di ritrovare la sua isola felice e qualcuno in cui credesse nelle sue qualità nonostante tutto. Mourinho ormai è il suo mentore e a quanto pare l’aria di Roma gli sta facendo benissimo.
E’ ritornato al centro di un progetto estremamente interessante e sempre costantemente in crescita.
I tifosi giallorossi non potranno fare altro che ammirare le sue inesauribili doti e soprattutto dargli forza nei momenti in cui inevitabilmente potrà capitare di rendere meno.
Siamo tutti un po’ più Dybala dipendenti!!!
Raffaella De Macina
Fonte copertina: profilo ufficiale Twitter As Roma