Dopo l’addio al Real, lo scenario più plausibile per Zidane sembrerebbe la guida della Nazionale francese: un incarico importatnte per un allenatore da alcuni ritenuto fortunato…
E’ passato poco più di un giorno dalla bomba gettata da Zinedine Zidane con le sue dimissioni da allenatore dei Galacticos e non si parla d’altro che del suo futuro. Le stesse parole pronunciate dal tecnico in conferenza stampa – “Al momento non cerco un’altra squadra” – sembrano gettare un indizio su quello che sarebbe il prossimo obiettivo di Zidane.
L’ex tecnico del Real Madrid aspetta, con ogni probabilità, il susseguirsi dei Mondiali di Russia per entrare nel destino dei Bleux della Nazionale francese. La sfida più appetibile per questo allenatore, che sedutosi sulla panchina più vincente e scomoda d’Europa a gestire fior fior di fuoriclasse, ne è entrato di diritto nella storia ottenendo risultati strabilianti:
Didier Deschamps, attuale guida francese, si è detto sereno in prospettiva del prossimo e importantissimo impegno, ma non v’è dubbio che alla fine della competizione, con Zizou libero, la Federazione si troverà a trarre le sue conclusioni: così come non v’è dubbio che quella di Zidane è una rivalità importante e ingombrante anche per il più serafico dei C.T. Senza nulla togliere al lavoro svolto fino a oggi da Didier, che intanto aspetta l’Italia per testare le condizioni dei suoi ragazzi.
La verità è che l’ipotesi della Nazionale è la più plausibile oggi per il buon Zidane, il cui talento è visibile ai più: sarebbe un’occasione d’oro per mettere a tacere tutte le voci di coloro che considerano facile allenare una squadra piena di stelle come il Real. Molti tifosi rivali, soprattutto quelli della Juventus, hanno in queste ore sottovalutato il lavoro del tecnico francese sottolineandone più la fortuna nel lavorare con CR7 & co. che le reali capacità:
La penna “avvelenata” dei supporters bianconeri tiene certamente conto più dei loro sentimenti risentiti che del reale valore di Zidane: allenare un gruppo così forte può dare maggiori garanzie di certo, ma anche tanti grattacapi e stress in più. Il francese ha dimostrato abilità di gestione degne di un uomo intelligente e acuto, come d’altra parte lo ha fatto da calciatore: istituire un presunto paragone con Massimiliano Allegri è del tutto fuori luogo, dato che in Europa il tecnico italiano ha ancora tutto da dimostrare.
Senza considerare che Zidane, con grande coerenza, ha saputo anteporre ciò che è meglio per la squadra al proprio guadagno personale: non si può sempre forzare la mano, bisogna capire che i cicli vincenti terminano e volerli perpetuare a tutti i costi comporta solo effetti controproducenti.
In questo Zinedine Zidane si è dimostrato, assolutamente, il migliore.
Daniela Russo
(immagine copertina corriere dello sport)