Yaya Touré e la sua “campagna anti-fans”: “Le donne mi cercano e io devo fuggire. Sono sposato e fedele”

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Le donne continuano a cercarmi e io devo fuggire“. Essere un playboy, un uomo avvenente ricercato e desiderato dall’universo femminile, non sempre è una cosa positiva. Ne sa qualcosa il calciatore Yaya Touré, costretto a trasportare la sua arte del dribbling fuori dal campo, nella vita privata. Il centrocampista del City, musulmano devoto e felicemente sposato con la moglie Gineba, è infatti stufo di tutte le donne che gli girano intorno e che non lo lasciano vivere in tranquillità. È stato lo stesso giocatore, che a breve scenderà in campo con la Nazionale ivoriana per la Coppa d’Africa, a rivelare il suo “problema” a un magazine del suo paese, poi rilanciato in Inghilterra dal «Sunday People», e ai quanti penseranno che, magari, sarebbe bello avere le sue stesse scocciature, Touré sa per certo cosa rispondere: “Sono sposato e fedele a mia moglie. Amo la tranquillità, questo è il mio modo di vivere“.

Il centrocampista, stufo di questi continui agguati femminili (“C’è stata una ragazza che mi ha corteggiato apertamente. Allucinante! Mi ha chiesto il numero di telefono e io gliene ho dato uno sbagliato“), deve ricorrere a vere e proprie “scappatoie anti-donne”: nascondersi, cambiare regolarmente numero di telefono, e via discorrendo. “Ma non si può vivere senza telefonino”, ha precisato il giocatore del City. “Sono uno che ama rimanere in casa. Adoro la musica classica, non voglio stancarmi con quella troppo rumorosa“. Insomma, altro che bagarre e incontri lussuriosi… le fans scatenate e bramose di attenzioni non fanno proprio per lui.

Eleonora Tesconi