Altissimo – praticamente 2 metri -, simpatico e discreto, sensibile e di buoni sentimenti. Bravo, anzi bravissimo: la Juventus non potrebbe chiedere di più a Wojciech Szczesny, il super portiere anche con la sua Nazionale, la Polonia.
Il giovane atleta polacco, arrivato alla Juventus nel 2017 al termine del prestito alla Roma, sta vivendo una bellissima stagione: in molte gare si è reso protagonista salvando il risultato.
Un portiere di grande talento naturale e figlio d’arte, suo padre è stato anche lui portiere della Nazionale polacca, oggi Wojciech è l’ erede legittimo di Gigi Buffon, a ogni partita si impegna dando il meglio di sé, parando persino dei rigori.
La sua presenza diventa determinante per la squadra.
Wojciech – detto Tek – ha un carattere stupendo, un bravo ragazzo che non ha mai creato problemi agli allenatori, accettando le panchine senza discutere.
Mai una dichiarazione ambigua, una lamentazione, una parola fuori posto. Ce ne fossero di professionisti così, che mettono al primo posto l’interesse della squadra senza creare squilibri all’allenatore con assurde gelosie.
Persino ora “sopporta” la presenza di Buffon, improvvisamente tornato a occupare la posizione di secondo portiere. I due si dividono in comune accordo le presenze nelle partite, in apparenza andando d’accordo.
Il portiere bianconero ama il freddo, è abituato alla neve ed alle temperature sotto lo zero degli inverni in Polonia e pertanto patisce il caldo estivo, anche a Torino.
Ha un temperamento artistico, ama la musica e gli piace cantare: quando può scrive anche canzoni, non si definisce un artista ma un grande appassionato che vive questa forte empatia, nel suo privato.
In questo delicato periodo – in cui il mondo lotta contro il Covid 19 – Tek non ha esitato a esprimere il suo attaccamento all’Italia, restando nel nostro paese da solo per la quarantena. Le sue parole ci offrono ancora una volta l’immagine di un ragazzo serio e consapevole, che sa riconoscere il valore di ciò che lo circonda.
Cinzia Fresia