Con una cerimonia solenne allo stadio di Monrovia, Weah ha giurato fedeltà alla sua nazione
“Ho trascorso molti anni della mia vita negli stadi, ma quel che provo qui oggi non ha precedenti”.
George Weah, l’ex attaccante di Milan e Paris St. Germain, è ufficialmente il nuovo presidente della Liberia; ieri, con una cerimonia solenne al Samuel Due Stadium nella capitale Monrovia, ha giurato fedeltà alla sua nuova missione.
Weah si è impegnato a svolgere il proprio incarico “in maniera trasparente, al meglio delle mie possibilità e sempre nell’interesse della sovranità, dell’integrità, della solidarietà, del benessere e della prosperità del paese”.
Ha poi aggiunto: “C’è più speranza tra i nostri alleati, le relazioni saranno molto più solide durante il mio mandato” facendo riferimento all’inizio di una nuova era.
La cerimonia di ieri segna la prima transizione pacifica nella storia della Liberia dal 1994.
Weah succede alla premio Nobel Ellen Johnson Sirleaf, prima donna presidente del continente africano, che ieri si è congedata firmando un ordine esecutivo per mettere al bando le mutilazioni genitali femminili nel paese per le minori di 18 anni, forzando così la bocciatura de parte del parlamento liberiano di un disegno di legge sulla violenza domestica più articolato (bocciato alla Camera Alta del Parlamento perché considerato in contrasto con la cultura e le tradizioni locali).
Silvia Sanmory