Vlahovic-Firenze, sarà addio: la Juventus nel futuro (forse sì, forse no)?

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Fonte immagine Twitter perchetendenza

 Vlahovic e la Fiorentina sono destinati alla separazione.

È stato lo stesso presidente della Viola ad annunciarlo, comunicando ufficialmente sulle pagine social della Società che il giocatore non avrebbe rinnovato il suo contratto.

La notizia ha avuto le sue logiche ripercussioni. Soprattutto, ha creato intorno all’attaccante classe 2000 un clima certamente non sereno, visto l’astio già ampiamente manifestato dai tifosi della Fiorentina sui loro canali.

Le parole di Commisso non hanno aiutato a stemperare gli animi. 

Una rottura che avviene con troppo anticipo rispetto alla fine del campionato e mette il ragazzo in una posizione difficile: da stella assoluta della piazza a separato in casa, ma uno di quelli troppo importanti per l’economia della squadra.

Dusan Vlahovic è reduce da una stagione entusiasmante a livello personale, in cui si è messo in mostra per il suo innegabile talento e ha attirato su di sé l’attenzione di molti club, anche esteri.

Per lui, 21 reti realizzate fino ad oggi nel corrente anno solare:

 

Tra le squadre papabili ad acquisire le prestazioni del giovane attaccante serbo ci sarebbe anche la Juventus. Certo, la concorrenza delle inglesi, di sicuro favorite dal punto di vista economico, non è da poco.

Che il ragazzo fosse oggetto del desiderio della Vecchia Signora, non è un mistero. Purtroppo le dinamiche con Ronaldo e la sua partenza all’ultimo secondo hanno portato la Juve a fare altre scelte e a puntare su Moise Kean.

La domanda quindi, nasce legittima: la Juventus potrebbe veramente permettersi Dusan Vlahovic nella prossima stagione?

Parliamo di un profilo giovane e di talento, già di per sé queste due caratteristiche lo rendono allettante.

Parliamo di un attaccante forte, quasi straripante fisicamente, fatto per attaccare la profondità.

Di una punta centrale capace di utilizzare atletismo negli ampi spazi ma anche ottime doti tecniche nello stretto, e con un margine di miglioramento davanti a sé notevole. 

Di una punta capace di giocare “spalle” e “di fronte” alla porta.

Il rendimento sotto porta si è già alzato notevolmente nel corso di quest’anno e lo abbiamo già citato. Magari è presto per parlare di cecchino, ma i numeri in progressione sono decisamente incoraggianti.

Sull’altro piatto della bilancia ci sono tuttavia degli interrogativi per quanto concerne il fronte Juventus. Il primo è essenzialmente legato al riscatto di Morata.

L’arrivo di Vlahovic – ci sembra ovvio – sarebbe da considerare solo e soltanto se lo spagnolo non fosse definitivamente riscattato.

Anche perché il ritorno di Kean ha rappresentato e rappresenterà un ulteriore impegno economico per il club di Torino che non può permettersi, al pari di tanti altri, affari avventati in questo periodo storico.

Onestamente, Dusan Vlahovic a oggi, considerato lo stesso anno di nascita, sembra più pronto e più corredato per prendersi sulle spalle una squadra che deve ritornare in vetta.

Vlahovic è cresciuto esponenzialmente, per Kean molto parlerà questa stagione e l’utilizzo che ne farà Allegri.

Altra questione riguarda la sua compatibilità con Paulo Dybala,  oramai vicinissimo al rinnovo e quindi proiettato saldamente nel futuro bianconero.

Entrambi mancini, potrebbero avere problemi a condividere le stesse “zolle” di campo.

C’è da dire, tuttavia, che i compiti richiesti a ciascuno dei due (soprattutto quelli svolti da Dybala sotto l’attuale guida di  Massimiliano Allegri) possono diventare assolutamente complementari,  indipendentemente dal piede preferito che è lo stesso.

Del resto lo stesso dubbio è stato avanzato tra il Diez e Kulusevski ( anche lui mancino).

Nelle rare occasioni in cui li abbiamo visti giocare insieme il “problema” è sembrato tutto, fuorché insormontabile.

I veri ostacoli all’approdo di Dusan Vlahovic in quel di Torino sembrerebbero perciò legati al fattore costo e ai rapporti tra i bianconeri e  Commisso.

Sperando che intanto il giovane serbo non abbia da passare una stagione troppo tormentata.