“Vorrei ringraziare la Virtus Entella e tutti coloro che fanno parte di questa bellissima famiglia. In questi pochi giorni a Chiavari ho trovato gente stupenda con una sensibilità fuori dal comune. Dal presidente Gozzi che ringrazio sinceramente, a tutti i giocatori, mister Boscaglia e i membri dello staff. Un pensiero speciale va allo staff medico che mi è stato vicino in un momento difficile e mi ha probabilmente salvato la vita. Tifo per voi e sono sicuro che la squadra ritroverà presto la cadetteria, il minimo che questa società merita. Grazie ancora di cuore a tutti”.
Con queste parole Andrea Orlandi, centrocampista italo-spagnolo arrivato a gennaio alla Virtus Entella, dice addio al club e al calcio giocato: ha appena scoperto di avere una seria patologia cardiaca che gli impedisce di proseguire l’attività agonistica. Una vera e propria doccia fredda per il giocatore nato a Barcellona da genitori novaresi, arrivato nella squadra ligure e costretto ad abbandonarla senza aver mai disputato nemmeno un minuto.
Il presidente Gozzi spiega come i prolungati accertamenti siano stati una manna da cielo. Il patron sottolinea l’attenzione che da sempre la società riserva alla salute dei suoi e che in questo caso probabilmente ha salvato la vita del calciatore.
Andrea aveva già giocato nel Novara, nel 2017, con 36 presenze e una rete; all’Entella è arrivato dal Chennaiyin, club indiano. Adesso per il giovane si aprono le porte di una nuova vita, magari in quella Italia che, nonostante tutto, lo ha salvato da un futuro fortemente a rischio.
Cristian Zaccardo, Campione del Mondo nel 2006 e difensore inamovibile nell'undici titolare dell'Italia dal 2004 al 2007.
Quando ha conquistato la sua prima presenza con...