Viaggio al centro della Serie A: l’origine dei nomi delle squadre

Perché la Juventus si chiama così? E la Sampdoria? Se almeno una volta nella vita vi siete posti queste domande, ecco la genesi dei nomi più particolari delle squadre di Serie A

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Tutti quanti noi, almeno una volta nella nostra vita, ci siamo chiesti: “Ma perché diavolo la Juventus si chiama così?”.
Ebbene, in quest’articolo troverete le risposte che cercate; eccovi le origini dei nomi più bizzarri delle squadre di calcio italiane.

Club come il Napoli, la Roma, il Bologna e tanti altri non hanno nessun alone di mistero, in quanto portano il nome della città in cui sono state fondate.

Ma cosa mi dite invece della Juventus?
In realtà la storia che si cela dietro al nome della squadra bianconera è più semplice di quanto si pensi. Dovete sapere che il primo nucleo del club di Torino comprendeva dei ragazzi di un liceo classico che dopo gli studi amavano giocare a calcio, così da bravi studenti decisero di pescare il nome giusto… dal dizionario di latino! Juventus deriva infatti dalla parola latina che significa gioventù.

Ha qualcosa di classico anche l’origine del nome dell’Atalanta.
Nella mitologia greca infatti c’era proprio un’eroina che portava questo nome e la leggenda narra che possedesse doti agonistiche superiori a qualsiasi altro uomo.
Soltanto con l’intervento di una divinità venne sconfitta.

Caso più particolare è quello dell’Inter, che come sappiamo è l’abbreviazione di Internazionale di Milano.
I nerazzurri furono fondati da una ex delegazione del Milan scontenta dopo che il club rossonero aveva deciso di non tesserare giocatori stranieri. La nuova squadra che si stava venendo a formare voleva invece andare oltre i confini italiani e fu così che decisero di chiamarla Internazionale.

I cugini rossoneri avevano invece deciso di darsi l’accezione più british chiamandosi Milan.

Aveva voglia di ribellione anche la Lazio, che decise di non darsi nomi che implicassero l’appartenza esclusiva alla città di Roma ma che allargassero i propri confini a tutto il territorio regionale. E’ spesso motivo di vanto per i laziali nei confronti dei rivali giallorossi.

Un’altra squadra a non portare il nome della propria città è la piccola SPAL, che altro non è che una sigla.
SPAL infatti sta per Società Polisportiva Ars et Labor e deve questo titolo al primo nucleo sportivo del club, chiamato proprio Circolo Ars et Labor.
Si trattava di una fondazione religiosa e culturale fondata dal direttore di un oratorio di Ferrara.

Un grande esempio di sportività si cela invece dietro la genesi del nome della Sampdoria.
Siamo nei primi anni del ‘900, ai primi albori del campionato di calcio italiano, e la città di Genova contava diverse squadre cittadine. Tra questa c’era la Sampierdarenese – dal nome del quartiere più popolato del capoluogo ligure – e l’Andrea Doria. Durante la guerra purtroppo quest’ultima società fu costretta a sciogliersi, così le dirigenze dei due club decisero di fondere le squadre per avere un tornaconto economico e dare ai tifosi una squadra in Serie A. Nacque così la Sampdoria.

Anche il Chievo Verona ad esempio deve il proprio nome ad uno dei quartieri – o per meglio dire, frazioni – della propria città, il che spiega le tante differenze e rivalità durante i vari derby.

Altre squadre, come la Fiorentina e l’Udinese, hanno i nomi che prendono spunto dagli aggettivi riferiti alla città d’appartenenza.

Anche queste, come tutte le storie di calcio, riescono ad affascinare qualunque tifoso nella propria semplicità.

Federica Vitali