Non sembra esserci posto per il calcio italiano nei progetti di Marco Verratti: il centrocampista del PSG ha parlato della recente –e deludente- avventura in azzurro a conferma di un amore mai sbocciato
Era il 2012 quando un promettente ragazzino del Pescara si trasferiva al PSG, che bruciava sul tempo la Juventus e si accaparrava così quello che era considerato il centrocampista più talentuoso e promettente d’ Europa. Marco Verratti da allora è ancora a Parigi in una squadra che, seppur stellare, non riesce a perseguire il tanto agognato sogno di conquistare la Champions.
Marco Verratti non sembra avere un grande feeling con il suo calcio, il nostro calcio. Troppo dolorosa a oggi la ferita della mancata qualificazione al mondiale di Russia: “E’ stato un fallimento totale, il fatto di avere nel girone la Spagna ci ha portato a credere poco in noi stessi. Ventura è molto tattico, probabilmente è più adatto a guidare un club piuttosto che una selezione”. Così riassume Marco: ma non declina le responsabilità dei giocatori e di se stesso, che da sempre è sotto le luci dei riflettori e oggetto di grandi aspettative, spesso disattese.
L’attuale commissario tecnico, Gigi Di Biagio, sostiene che per avere in campo il miglior Verratti bisogna creargli intorno le condizioni giuste: sicuramente non ci sono state durante le qualificazioni e men che meno durante i play off. Del resto anche la precedente esperienza di Marco a un Mondiale, quello del 2014, si era conclusa in maniera repentina e dolorosa.
(immagine da mondoudinese.it)
Quasi come se tra il giovane calciatore e la maglia azzurra l’amore non debba mai sbocciare del tutto, e del resto è lo stesso Verratti a confermarci che la sua carriera proseguirà con la maglia blu parigina: “Ho deciso di restare, ho intenzione di vincere qui, al PSG, dove sono cresciuto e maturato anche come uomo”.
Qualche ombra tuttavia aleggia anche in Francia. Dopo l’eliminazione dalla Champions e l’espulsione rimediata durante il ritorno contro il Real Madrid i media non sono stati generosi con il centrocampista italiano, considerato al di là delle indiscutibili doti tecniche immaturo nella personalità, un’ immaturità che non gli permetterebbe di reggere la pressione delle grandi prestazioni. “Verratti deve crescere”, sintetizzano: insomma, bene ma non benissimo.
Chissà che non sia proprio l’Italia, quell’ amore mai nato, quella che permetterà a Marco Verratti di diventare grande. Magari, finalmente, in un club di casa sua.
Daniela Russo
(immagine da vivoazzurro.it)