Se dovessimo descriverlo in tre parole diremmo sicuramente Ronaldinho, Drangon ball e religione ma se dovessimo scavare più a fondo aggiungeremmo sicuramente ottimi cross, velocità e visione di gioco.
Stiamo parlano di Valentino Lazaro, fresco di firma con l’Inter.
Classe 1996, nato in Austria ma cosmopolita, la mamma è greca e il papà angolano. Lazaro esordisce nella prima lega austriaca a soli 16 anni e 224 giorni, diventando il più giovane debuttante nel campionato oltralpe. All’epoca indossava la maglia del Salisburgo, ma non diventa famoso solo grazie a quella.
Cresciuto con il mito di Ronaldinho comincia a girare video, poi caricati sul suo canale YouTube, con numeri da freestyler, che ricordano proprio il suo idolo. Un giocatore 2.0 con un altro debole tipico della sua generazione, Dragon Ball. E se Goku e Vegeta, personaggi del famoso manga giapponese, sfrecciavano nei cieli e dribblavano tra i pugni dell’avversario, Lazaro tutto questo l’ha portato in campo.
Dopo la prima esperienza al Red Bull Salisburgo il ragazzo conquista l’attenzione dei maggiori club d’Europa. Viene sedotto da Real Madrid, Milan e Inter, che voleva anticipare la concorrenza sia spagnola che italiana. I nerazzurri? Ebbene sì. Allora perché arriva a Milano ora e non quando era solo un sedicenne? Semplice, volere di mamma, riteneva infatti che il figlio fosse troppo giovane per un salto così importante, meglio l’ala protettiva della famiglia.
Rimane quindi in Austria fino al 2017 quando passa in prestito all’Hertha Berlino che, l’anno seguente, lo riscatta. Chiude la stagione 2018-2019 con 34 presenze, 3 gol e 7 assist. Numeri e prestazioni che lo riportano nei pensieri dei nerazzurri che, finalmente, il 1º luglio 2019 riescono ad acquistarlo.
Il nuovo tecnico Conte potrebbe utilizzarlo, grazie alla sua duttilità, come un esterno a tutta fascia, ruolo che il pugliese ha già fatto interpretare ad esempio allo svizzero Lichtsteiner nella Juventus o Moses nel Chelsea. Destro naturale, può giocare inoltre sulla fascia sinistra senza particolari problemi.
Fuori dal campo? Non è dato sapere se ha una fidanzata, non stupitevi però se lo incontrerete in chiesa. Il ventitreenne è molto credente, tanto da avere il volto di Gesù tatuato sulla spalla. È inoltre un super appassionato di musica, difficile trovarlo in giro senza cuffiette.
Un difetto? Gira in rete una sua foto con la maglia del Milan, ma siamo sicuri che, a suon di gol e di assist, saprà come farsi perdonare dai tifosi nerazzurri.
Alessandra Cangialosi