Una nuova Dea per una sfida da sogno: ecco l’Atalanta 2019/20

Così l'Atalanta si è preparata per la nuova stagione e per la Champions

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L’Atalanta ha cominciato con gioia ed entusiasmo la nuova stagione: quella che tra pochi giorni la porterà sui campi di San Siro a disputare la Champions League. 

Un’occasione da sogno per i bergamaschi, che in attesa del loro stadio hanno ottenuto da tutta Milano il permesso di percorrere questa straordinaria avventura nella Scala del calcio. 

Atalanta Champions
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Lo scorso campionato gli orobici hanno disputato una seconda parte straordinaria, arrivando in finale di Coppa Italia contro la Lazio e strappando con merito e onore il terzo posto alle due rivali meneghine. Una vera e propria impresa per l’Atalanta, che dopo i giusti e doverosi festeggiamenti si è tirata su le maniche e ha cominciato a lavorare.

Il TOP DEL MERCATO

La prima mossa vincente di Antonio Percassi è stata quella di aver trattenuto Gian Piero Gasperini.

Gasperini Atalanta
GENOA, ITALY – DECEMBER 12: Atalanta BC head coach Gian Piero Gasperini issues instructions during the Serie A match between Genoa CFC and Atalanta BC at Stadio Luigi Ferraris on December 12, 2017 in Genoa, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Il mister sembrava inizialmente tentato di cambiare terreno e esperienze, ma alla fine ha prevalso il suo legame con Bergamo. E in effetti, come si fa a immaginarlo altrove? Molto, moltissimo di ciò che è l’Atalanta oggi è merito del suo tecnico. Con la sua paura di essere sopravvalutato ma con la cosapevolezza che la sua squadra, invece, è puntualmente sottovalutata. 

Alla riconferma dei perni della corsa stagione, si sono aggiunti nomi di rilievo come il già noto Luis Muriel e Ruslan Malinovskyi.

Muriel – cui Gasperini ha già lanciato la sfida della continuità – sarà prezioso come compagno di reparto di Duvan Zapata. Dopo la brutta esperienza con Emiliano Rigoni e il fuoco di paglia di Musa Barrow, il Gasp lavorerà sulle strepitose capacità del colombiano al fine da ottenere da lui la sola cosa sulla quale Luis fino a oggi ha sempre mancato: la costanza. 

Muriel SPAL Vs Atalanta
FERRARA, ITALY – AUGUST 25: Luis Muriel of Atalanta BC celebrates after scoring his team’s second goal during the Serie A match between SPAL and Atalanta BC at Stadio Paolo Mazza on August 25, 2019 in Ferrara, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

L’ ucraino ex Genk, invece, è un vero e proprio tuttocampista nelle mani del tecnico che lo colloca nella rosa dei più versatili: Malinovskyi, dotato di una notevole visione di gioco, sembra a oggi ideale come sostituto di Capitan Gomez ma sappiamo bene che Gasperini tirerà fuori tutte le qualità che troverà nel personale cilindro del calciatore.

Una nota anche per Guilherme Arana, tra gli ultimi arrivati. Esterno difensivo che va a completare il reparto insieme a Hateboer, Castagne e Gosens, differisce tuttavia dai compagni per struttura fisica più esile e per maggiori doti tecniche. Predilige dribbling e cross alla corsa, quindi aggiunge quel quid mancante alle fasce.

Il FLOP DEL MERCATO

Lascia tutti perplessi la separazione tra l’Atalanta e  Martin Skrtel. Dopo solo venti giorni, giocatore e società hanno deciso di comune accordo di rescindere il contratto. Alla base di questa insolita decisione ci sarebbero le condizioni fisiche dell’ex Liverpool che farebbe fatica a reggere l’intensità degli allenamenti a causa di una discutibile condizione fisica. Eppure l’ingresso in squadra sembrava essere avvenuto nel migliore dei modi…

Skrtel avrebbe avuto il non facile compito di sostituire Gianluca Mancini, unica cessione ‘dolorosa’ effettuata dalla Dea. L’evento, così repentino, spinge l’Atalanta a orientarsi verso  il trentenne Simon Kjaer,  centrale danese di stazza imponente,  già visto in Italia con Palermo e Roma.

Un nodo importante da sciogliere quello del difensore centrale, visto l’imminente inizio della Champions League. L’Atalanta – grazie al verdetto dei sorteggi – se la vedrà non solo con il Manchester City di Pep Guardiola, ma anche con la Dinamo Zagabria e lo Shakhtar. Un girone assolutamente alla portata della Dea che – a parte il City – è assolutamente all’altezza delle altre due rivali.

L’Atalanta può mirare al secondo post e accarezzare il sogno della qualificazione agli ottavi.

Certo, sappiamo che l’Europa può sottrarre energie preziose, soprattutto una competizione come la Champions League.

Nell’anno in cui la Dea disputò un brillante girone di Europa League – uscendo sfortunatamente in eliminazione diretta contro il Dortmund – si piazzò infine al settimo posto. 

Oggi l’Atalanta è una squadra più matura e consapevole dei propri mezzi. Sa farsi rispettare mantenendo quella veste di umiltà che tanto ben si addice a Gian Piero Gasperini:

“Obiettivo salvezza, poi si vedrà”.

Che tradotto vuol dire: non abbiamo nulla da perdere. Una filosofia che ha portato una piccola Dea nell’Olimpo dell’Europa dei Grandi.

Aspettiamoci un’altra entusiasmante stagione.

 

Daniela Russo