La Juventus esce dalla sfida del Derby vincente ma malconcia.
Il bilancio della partita non è il massimo: quattro ammonizioni di cui un paio evitabili, che non faranno sorridere di sicuro Allegri in vista della super sfida contro la Roma.
La Juventus si è presentata all’appuntamento “seccatura” in riserva di energia e senza il supporto di uomini fondamentali. La squadra è entrata spesso in difficoltà e non nascondo il timore per le possibilità avute dai granata per passare in vantaggio.
La vittoria è arrivata per un rigore originato da una leggerezza dell’ex Simone Zaza e trasformato poi da CR7. Dopo di che la squadra finalmente ha reagito e, dopo il calo del Toro, ha cominciato a giocare in modo diverso; tant’è che il gol del raddoppio viene negato a Mandzukic a causa di un fuorigioco di Ronaldo, pare di 10 cm.
E’ in occasioni come questa che si sente la mancanza dei cross confezionati da Cancelo, improvvisamente infortunato e grande assente della sfida; idem per Cuadrado, anche lui in infermeria.
Non e’ stata una partita, ma una guerriglia – come in una finale tra due squadre di frazioni che notoriamente si odiano senza sapere il perchè.
La Juventus conosce come le sue tasche quelli del Toro e cosa fanno: il re della simulazione, Belotti, era sempre a terra per cercare di far perdere tempo il più possibile tempo all’arbitro. L’unica strategia possibile per il Toro era quella di chiudere tutti gli spazi di manovra, dove i nostri, anche perchè stanchi, facevano fatica ad uscire dalla terribile morsa granata.
Certo se il derby fosse stato ad inizio stagione, di Ronaldo avrebbero sentito solo l’aria.
Da questo “scontro” Allegri avrà notato che urge fare qualcosa al più presto: il centro campo non c’è, gli attaccanti corrono i triplo per recuperare palloni, e non capisco per quale motivo schierare il trio Ronaldo, Madzukic, Dybala che non funziona. Il suo sembra “un accanimento terapeutico”.
Vero che in una partita come quella di ieri, tattiche e schemi sono andati a farsi benedire: speravamo solo finisse in fretta per noi e per il freddo che c’era.
Per il resto, il solito spettacolo “poco edificante” fuori dallo stadio, corpi speciali di Polizia e Carabinieri, armati fino ai denti: se questa è una partita …
Cinzia Fresia