Lo Sheriff Tiraspol è sicuramente la squadra rivelazione della Champions.
Chi l’avrebbe mai detto che nel girone dell’Inter, Real Madrid e Shakhtar la squadra a punteggio pieno con ben 2 vittorie su 2 fosse lo Sheriff?
La curiosità dello Sheriff è che è la squadra di calcio di una città che non esiste.
Tiraspol infatti è la città dell’autoproclamata Repubblica Moldava di Pridnestrov’e. Nel marzo 1992 la regione rifiutò di unirsi alla neonata Repubblica moldava e votò per rimanere nell’Urss.
Da lì ne nacque un conflitto durato cinque mesi, favorito dall’intervento dell’Armata rossa, che si risolse in un nulla di fatto.
Da allora la Transnistria si considera uno Stato indipendente, l’Onu la ritiene parte della Moldavia.
Una succursale di Mosca monopolizzata dalla Sheriff, azienda dei due ex agenti del Kgb Viktor Gushan e Ilya Kazmaly che opera letteralmente in tutti i settori.
Anche nel calcio, dove Gushan ha costruito la squadra più forte del calcio moldavo (sì, gioca in Moldavia), capace di vincere 38 trofei dal 1997 a oggi.
Negli anni la società ha speso oltre 200 milioni di euro, necessari per costruire una squadra vincente, uno stadio all’avanguardia e un modernissimo centro sportivo nel cuore della capitale, Tiraspol.
Una regione che guarda a Mosca e che periodicamente ne chiede l’annessione, mai ottenuta.
Della squadra fanno parte giocatori provenienti da mezzo mondo, dalla Colombia, alla Grecia passando per Trinidad e Tobago, Brasile, Malawi e Lussemburgo ed il valore della rosa è di circa 12 milioni di Euro.
Contro lo Shakhtar, lo Sheriff ha incredibilmente vinto 2-0 trascinata dalla stella Traore e Yansane e contro il Real Madrid, lo scorso 28 settembre, lo Sheriff ha vinto in rimonta 2-1 con il goal al 90simo di Thill che a fine partita ha dichiarato:
“È il gol più bello e più importante della mia carriera, questo è certo! Siamo felici, abbiamo giocato davvero una bella partita. La squadra è stata molto coraggiosa, ha giocato bene e fortunatamente sono riuscito a segnare”.
E pensare che lo stesso Thill si è tatuato il sogno Champions nel polpaccio.
Lussemburghese, vanta diverse presenze nella sua nazionale e una famiglia che vive di calcio.
Papà Serge è allenatore (ed è stato un attaccante), calciatori sono anche i fratelli Vincent e Olivier.
È allo Sheriff ma in prestito, dal Progres Niedercorn (club lussemburghese).
Nella sfida al Bernabeu si è parlato molto anche del ritorno di un “Cristiano” a Madrid, si tratta di Cristiano, brasiliano proveniente dalle serie minori del campionato carioca, è forse uno dei più tecnici della squadra: suo il cross perfetto per la testa di Yakhshibaev, che ha sbloccato il match con il Real.
Uno degli uomini con maggiore esperienza internazionale della squadra è il greco KOLOVOS, che vanta anche qualche presenza in Nazionale, una partecipazione al Mondiale under20 e diversi club di tutto rispetto nel curriculum, in Belgio, in Olanda e in patria con Panionios, Olympiakos (con cui ha vinto il titolo greco nel 2016) e Panathinaikos.
“Ora siamo conosciuti in tutto il mondo non solo per la nostra cultura, i prodotti di alta qualità, ma anche come una squadra di calcio che può ottenere grandi vittorie in grandi tornei contro grandi squadre in grandi stadi“.
Così Alexander Martynov, primo ministro della Transnistria, commenta la clamorosa vittoria dello Sheriff Tiraspol contro il Real Madrid.
Partecipando alla massima competizione europea, Lo Sheriff è la prima squadra moldava a farne parte ed essere ad un passo da un storico passaggio del turno dei gironi.
Inter avvisata!
Ilaria Iannì