Higuain e Dybala raddrizzano una partita che si era messa veramente male per la Juventus: per proseguire in Champions League occorre inventarsi qualcosa di più…
Dicono che in Champions occorra una buona dose di fortuna per andare avanti, e dicono che alla Juventus spesso questa fortuna europea venga a mancare. Ieri sera però la Dea Bendata ha sorriso alla Signora quel tanto che è bastato a farla uscire da Wembley con i quarti di finale in tasca. A dispetto di un Tottenham che, analizzando i 180′, avrebbe tranquillamente meritato il passaggio del turno.
Allegri schiera inizialmente una formazione a “geometria variabile” (per la gioia dei saputoni di tattica) che tradotto in campo significa, essenzialmente, una gran confusione. Il mister toscano ha probabilmente rimosso Cardiff – noi no, purtroppo – e imposta la difesa a mo’ della finale dello scorso anno, un Barzagli drammaticamente in difficoltà con un bestione come Son e un Chiellini che ha faticato per 60′ buoni nella marcatura di Kane, salvo miracolosa ripresa nella parte finale del match. Madama è soffocata dalla pressione degli Spurs e non trova sbocchi sulle fasce, dove si aprono le praterie che portano poi alla rete del vantaggio inglese. Il centrocampo, per coerenza con Roma, perpetua la sua epocale sonnolenza.
Nella ripresa, dopo ulteriori minuti di angustia finalmente il mister bianconero opera le uniche due sostituzioni che poteva fare per cambiare assetto alla squadra, e solo a questo punto viene fuori la vera arma di Madama: il tridente offensivo. Un Costa che si conferma sempre più a carattere europeo, un Higuain che tra andata e ritorno ha tirato fuori ogni sorta di attributi e un Dybala che, nel giro di cinque giorni e dopo due mesi di assenza, ha sottolineato a gran voce che lui è la luce della Juventus: entrambi gli argentini, va ricordato, arrivavano a mezzo servizio.
Il finale è all’insegna del cardiopalma, la Juve sostituisce il numero 9 con Sturaro e il baricentro biaconconero irrimediabilmente si abbassa: non avevamo dubbi in verità. Il pressing degli Spurs è letteralmente asfissiante ma i Campioni d’ Italia stringono i denti e ci si mette anche il palo a dar loro man forte: si rigrazi sempre la Dea Bendata.
La fortuna aiuta gli audaci? Non sempre, non stasera. Wembley è archiaviata ma per andare avanti in Europa, per la Juventus, ci vuole ben altro. Ci vuole corsa, condizione fisica (caro Mister, ma la Juve di marzo?), ci vuole spregiudicatezza. C’è tempo ancora prima dei quarti: ma ricordiamo che quelli davvero non faranno sconti. E non lo farà nemmeno la Fortuna.
Daniela Russo
(immagine copertina da quotidiano.net)
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