Alice, dopo anni in cui (come molte donne) ha dovuto faticare il doppio per farsi spazio nel mondo del calcio, non ci sta ad accettare in silenzio questa decisione.
Intervistata da Fanpage.it ha spiegato:
Un mio collega è stato chiamato dal Presidente con una scusa e gli è stato detto:
“Non posso più far allenare Alice per le foto che pubblica su Instagram.
Si vedono i tatuaggi, è una cosa oscena”.
Addirittura è stato detto che sono indifendibile, per quelle foto…
Ma la decisione, che sia sua o che, da quanto si evince nel comunicato, pare sia stata sollecitata da terzi, si ascrive alla cerchia della discriminazione sessista.
Lo si evince dai tanti commenti di disappunto al post del San Martino a San Leone ma anche dalla forte protesta messa in campo dalla squadra di calcio a 11 dell’Atletico San Lorenzo a cui ha fatto eco la squadra di calcio a 5 Lupi Roma.
I calciatori, per solidarietà con l’allenatrice, si sono fatti fotografare – provocatoriamente – in mutande per dimostrare come una posa, assunta da una donna, susciti percezioni molto differenti quando ha come soggetto un corpo maschile, e di quanto sia radicato lo stereotipo di genere nello sguardo di chi osserva.