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“Un giorno all’improvviso” … il “ritorno” dei Righeira. Intervista esclusiva a Stefano Righi

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Era l’estate 1985 e il loro brano “L’estate sta finendo” fu un successo travolgente. La canzone conquistò la vittoria al Festivalbar e il primo posto nelle classifiche, risultando il nono singolo più venduto dell’anno. Poi, “un giorno all’improvviso”, dopo poco più di trent’anni, quella melodia da tormentone radiofonico si è trasformata in un tormentone che coinvolge gli stadi d’Italia. Da nord a sud le curve italiane intonano quel motivetto e si torna a parlare del duo torinese.

Che fine ha fatto il gruppo che spopolò negli anni ’80? Come vivono questo essere nuovamente “chiamati in causa” e essere tornati inconsapevolmente “alla ribalta”? Com’è il loro rapporto col calcio? Abbiamo scoperto questo e molto altro nella nostra chiacchierata con Stefano Righi (in arte Johnson Righeira), uno dei componenti del gruppo.

Trent’anni fa il vostro brano segnò un’estate, oggi risuona negli stadi e si torna a parlare di voi. Che fine avevate fatto in tutti questi anni e di cosa si occupano attualmente i Righeira?

Attualmente facciamo cose diverse. Michael si occupa di teatro io sono sempre nel settore musicale. 

Come ci si sente a “essere tornati” alla ribalta così, senza far nulla?

Devo ammettere che è fantastico! “L’Estate sta finendo” ormai vive di vita propria.  Un po’ come un figlio che cresci, curi, poi a un certo punto va per conto suo e gratifica, continua, insomma, a dare tante soddisfazioni.

Tormentone di anni fa ma impensabile, all’epoca, che sarebbe potuto diventare un “coro da stadio”. Come te la spieghi questa “evoluzione”?

Non lo avrei mai immaginato all’epoca ma è’ chiaro che quel motivetto è entrato così tanto nelle persone, è radicato, è stato metabolizzato al punto che inconsciamente salta fuori e … “un giorno all’improvviso” si trasforma …

I primi a intonare il coro da stadio che si rifà al vostro brano sono stati gli ultras dell’Aquila Calcio 1927. Poi a ruota juventini, genoani e napoletani…e così via. Qual è stata la prima “versione” che hai ascoltato e cosa hai pensato la prima volta che hai sentito cantare “Un giorno all’improvviso”?

Due tre anni fa andai a fare una serata all’Aquila: un’esperienza estremamente suggestiva. La città ha una doppia faccia fatta di movida e di vita il tutto in un contesto che, purtroppo, è ancora distrutto. Un’immagine che stride e commuove perchè in quei localini notturni, in quella gente per le strade vedi, percepisci, la voglia di superare e ridare vita alla città. In quell’occasione mi fecero ascoltare per la prima volta “Un giorno all’improvviso” cantata dagli ultras aquilani.

Ormai, non lo scopriamo con questa intervista, è risaputo che sei di fede bianconera. Quando hai sentito intonare  dalla curva juventina il coro che si rifaceva alla tua canzone cosa hai pensato?

E’ stato sicuramente un piacere anche se la metrica è forzata,  inserita a colpi di piccone.  😉

A proposito di metrica: i partenopei la intonano fieri e coinvolgono tutto lo stadio e gli stessi giocatori con un testo che cita “difendo la città”; i bianconeri rispondono chiamando in causa la tempistica (la intonano già da un anno)  e propongono un testo che sottolinea  “oggi come allora della Juve siam gli ultrà”. Da autore, daresti un giudizio sulle due rivisitazioni?

Ammetto che il coro del Napoli mi piace di più. Il “difendo la città” non lo connota semplicemente come un coro da stadio e gli da un tono più “epico”.

Da juventino che effetto ti fa vedere tutto lo Stadio San Paolo intonarlo con il Pipita “direttore d’orchestra”?

Sono davvero molto contento innanzitutto che Higuain abbia così finalmente conosciuto “L’Estate sta finendo” (da argentino sono certo che conoscesse “Vamos a la playa“) e inoltre devo riconoscere che se c’è stato tutto questo interesse mediatico lo si deve a loro.

Inoltre, vivi una sorta di derby scudetto in famiglia in quanto tua moglie è napoletana. Magari è anche tifosa azzurra?

Esatto, mia moglie è napoletana tifosa del Napoli. Qualche giornata fa di campionato mi inviò un messaggio con il video del San Paolo che intonava il coro e mi rivelò che per lei è davvero un’emozione grandissima siccome, inevitabilmente, è legata molto al brano e adesso anche alla sua rivisitazione.

Tormentone ieri, tormentone oggi tanto che la sfida, o meglio il duello, scudetto tra Napoli e Juve è anche sulle note della vostra canzone. Insomma possiamo definirla la colonna sonora del campionato in corso…?!

E’ un campionato bellissimo. Il Napoli sta facendo grandi cose e, dopo quattro anni di successi bianconeri ci potrebbe anche stare che… ma è ancora molto lungo. Il Napoli deve venire allo Stadium, ci sono ancora molte partite e tutto può ancora accadere. Chissà, le due curve “come gestiranno il coro” il giorno dello scontro diretto.  😉 Che la sfida scudetto si giochi anche sulle note della canzone è favoloso e credo che possa davvero essere definita la colonna sonora del campionato.

Un giorno all’improvviso” c’è la probabilità che possiate approfittare del momento per tornare a cantare, magari riproponendo una nuova versione, cavalcando l’onda?

C’era una mezza idea di riprenderla, vedremo… … se ne riparla a fine campionato, ora lasciamo cantare gli ultras.

Caterina Autiero

 

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