Un buon inizio non basta: Napoli, sconfitta tra recriminazioni e brutti cori

Il Napoli esce sconfitto dallo Stadium tra qualche recriminazione e il ricordo dei cori contro Ancelotti e contro la città

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Carlo Ancelotti, ancora una volta, decide di schierare il Napoli con il  4-4-2.
Attacco di piccoletti (Mertens e Insigne) e formazione di veterani, per riuscire a contrastare una Juve, fin qui, vincente.

Questa volta vincere all’Allianz Stadium, con la rivale storica, risulta più complicato dello scorso aprile

Gli Azzurri partono bene, schiacciano i Bianconeri nella loro metà campo. Il migliore in campo del Napoli è forse Allan Marques, che gioca sempre con il coltello tra i denti.
Da lui infatti parte il primo (e unico) gol dei partenopei: recupero e resistenza su Dybala, intelligenza di Callejòn e determinazione di Mertens. Un triangolo perfetto. Una rosa che ha tempi di gioco e tecnica perfetta per andare in porta.

Al 26′ però il Napoli perde concentrazione e Mandzukic la piazza in rete, su assist meraviglioso di Ronaldo.

Quando c’è così tanta qualità in campo da parte delle due squadre è difficile non vedere gol…

Iniziano i primi brividi per il Napoli: punizione pericolosa di CR7. Il Napoli non fa più quel che vuole e la Juve, dopo il pareggio diviene più determinata.

Il primo tempo finisce sul risultato di parità e una partita ancora tutta da scrivere.

Il secondo tempo è caos totale e arriva la doppietta di Mandzukic.
Ma Juve-Napoli è azioni e controazioni da una parte all’altra, tecnicismi e combattività incessanti.

Gli Azzurri non smettono mai di lottare, arriva anche  l’occasione del  2-2 prima della svolta definitiva del match: rosso per Mario Rui per somma di ammonizioni e il Napoli presta il fianco a Bonucci che chiude definitivamente la partita con un secco 3-1.

(immagine calcionapoli24)

L’uomo partita è Banti
 disastroso, un Babbo Natale dei cartellini (a senso unico per lo più) e influente sul risultato finale

Grazia Giorgio Chiellini che tocca di mano per interrompere il contropiede partenopeo (doveva essere giallo da regolamento).
Nessun giallo a CR7 per aver tirato in porta dopo il fischio dell’arbitro per fuorigioco e nessun rosso a Bonucci per aver poggiato la testa su quella di Allan in segno di sfida.

Cori infelici che rovinano l’evento

Ma non solo questi sono gli episodi che fanno infuriare i napoletani quanto i cori che ogni volta vengono intonati. Una vera forma di antisportività e ignoranza.
Non sono mancati nemmeno i cori contro il maestro Ancelotti che risponde “cori contro di me? I soliti. Mi consolerò guardando in bacheca la Champions del 2003”.

I cori di derisione sono assolutamente normali, i cori razzisti e discriminatori sono solo diseducativi per piccoli e grandi tifosi, antisportivi e male di uno sport bellissimo rovinato per certi episodi.

 

Valentina Vittoria

(immagine copertina il napolista)