In casa bergamasca il 2017 resterà un anno da ricordare: il quarto posto in Serie A, l’Europa League e il girone europeo vinto con spettacolo annesso hanno fatto dell’ Atalanta una bellissima realtà italiana
Il 2017 si è appena concluso e l’ Atalanta ha già ripreso a incantare, eliminando il Napoli dalla Coppa Italia e accedendo con merito alle semifinali; non solo, si è concessa anche il lusso di battere all’ Olimpico, in dieci uomini, la Roma: quasi a voler continuare un anno meraviglioso in cui la Dea e Gasperini hanno celebrato un matrimonio perfetto.
Mai tecnico si è rivelato così adeguato per la panchina di una squadra emergente. Il piemontese ha preso possesso totale della compagine orobica con passione, testardaggine talvolta (lo abbiamo visto nella gestione della vicenda estiva di Spinazzola), ma imprimendo totalmente la sua identità al gruppo, sfoderando veri e propri capolavori tattici come Bryan Cristante, Andrea Petagna, Mattia Caldara. Gioco fresco, arrembante, la Dea si è concessa il lusso di mettere in difficoltà tutte le più grandi, compresa la Juventus campione d’Italia. La stagione 2016/17 si conclude con un soprendente quarto posto che spalanca ai nerazzurri le porte delle competizioni internazionali, nelle quali mancava da ben 26 anni, con l’accesso all’ Europa League.
Sempre in chiusura di stagione, il 10 maggio, la società vince l’asta per l’acquisto dello stadio “Atleti azzurri d’Italia”, cui è allegato un progetto di ristrutturazione, a ulteriore dimostrazione della solidità del progetto bergamasco. Il merito va soprattutto al presidente Percassi, entusiasta e intraprendente: egli stesso ha promosso una divisa apposta per l’ Europa, con uno sponsor di casa lombarda.
All’avvio della stagione in corso, l’Atalanta non solo si è riconfermata nel nostro campionato, ma ha piacevolmente stupito e conquistato l’ Europa. Il girone archiviato da capolista, le vittorie spumeggianti contro l’ Everton (ben otto reti tra andata e ritorno, di cui ben cinque segnate in casa degli inglesi), le prove di forza contro il Lione hanno acceso ancora di più le folle nerazzurre che non hanno lesinato chilometri pur di far sentire supporto alla loro Dea del cuore. Ovunque i supporters della Dea si sono distinti per il loro calore e le bellissime scenografie, a ulteriore testimonianza dell’ importanza che viene attribuita alle avventure oltre confine.
Con il 2018 iniziato sotto i migliori auspici, i ragazzi di Bergamo ringraziano il 2017 e si proiettano verso nuove sfide: la più grande si chiama Borussia Dortmund, e arriverà tra poco più di un mese. E poi la Juventus in semifinale di Coppa Italia, e tutto il girone di ritorno.
C’è tanto, tantissimo per continuare a sognare.
Daniela Russo