Ennesimo passo falso dei rossoneri dopo il pari col Carpi. Milan-Verona finisce 1-1 e il famoso trittico della presunta facilità (Carpi, Verona, Frosinone) prosegue di pareggio in pareggio. Due punti conquistati contro le ultime due in classifica non possono certo placare la contestazione dei tifosi, di nuovo contro la squadra e l’ad Adriano Galliani:
Il tecnico rossonero ha confermato il 4-4-2, ormai sistema di riferimento e rispolvera la coppia gol di inizio stagione, Bacca e Luiz Adriano, che non giocano dall’inizio dal tracollo casalingo contro il Napoli.
Il primo tempo regala poche emozioni, a parte il gol regolare annullato a Luiz Adriano al 34mo per un fuorigioco millimetrico di Bacca che aveva servito proprio il brasiliano. Scoppiano le proteste:
I rossoneri sbloccano il risultato al 52mo con un esterno destro di Bacca che batte Gollini. I tifosi si consolano per la delusione precedente:
La gioia dei rossoneri dura poco perchè al 57mo De Jong atterra Greco: rigore ed espulsione del rossonero. Toni si incarica del tiro dal dischetto e non sbaglia. Adesso sono i veronesi a festeggiare:
Nei minuti successivi i rossoneri non si arrendono continuando a spingere per cercare la rete della vittoria nonostante l’inferiorità numerica. I gialloblù, però, resistono e costringono i rossoneri al pareggio.
La delusione degli internauti milanisti è tanta. C’è chi “la mette” sul poetico:
E chi invece, se la ride:
A fine gara, Mihajlovic, ai microfoni di Mediaset Premium, contesta l’arbitraggio: “Da alcune giornate ci stanno penalizzando. Ci hanno annullato due gol su fuorigioco inesistenti e così non si può andare avanti. C’era anche un rigore netto su Bonaventura. Tuttavia, al di là delle decisioni non sempre lucide di Valeri, la prova del Milan è pessima e con questo passo è difficile pensare di poter centrare il traguardo Champions League chiesto da Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Il presidente non era allo stadio, ma è facile pensare che sia arrabbiato. Dicembre nero per Mihajlovic che sembra meno saldo su una panchina che scotta sempre di più. Le scelte tattiche, come quella di De Jong che vanifica con un’espulsione la chance concessagli dal tecnico, e l’assenza di gioco anche contro le piccole, gettano ombre sul futuro del tecnico. La Curva Sud, esasperata da annate poco soddisfacenti, contesta la squadra e l’ad Adriano Galliani, per i tifosi unico colpevole delle difficoltà del Milan. La contestazione dei tifosi la comprendo: è giusta. Mi dispiace per i tifosi e per la società. Sapete che non parlo di arbitri, ma è da un po’ di partite che ci danneggiano: stavolta due gol regolari non dati e un rigore non fischiato. Non si può fare così: io non sono scemo. Il pubblico, finché le proteste sono civili, è libero di protestare. Sapete che non parlo mai degli arbitri, stavolta due gol regolari non dati e un rigore non fischiato. Poi non siamo stati dei polli a concedere quel rigore, ma questi dettagli non posso non evidenziarli: non è che giochiamo con i ragazzi della Primavera, è incomprensibile. Così non si può andare avanti. La prestazione non è stata faticosa, abbiamo creato occasioni da gol anche con l’uomo in meno: più di così cosa dobbiamo fare? Il gol che abbiamo preso è da polli, ma abbiamo fatto 18 tiri in porta: non c’è stata partita. Non è la prima volta che ci danneggiano: noi qui ci giochiamo la vita. Non si può fare così: posso anche non parlare di arbitri, ma io non sono scemo, le cose le vedete anche voi e io non mi faccio prendere per il sedere. Con Galliani non ho ancora parlato, parlerò in settimana. Tatticamente stiamo provando di tutto: i miglioramenti ci sono stati, dalla partita con il Napoli a oggi. Cerchiamo di lavorare per migliorare e trovare nuove soluzioni: i ragazzi si stanno impegnando”.
Barbara Roviello Ghiringhelli