UCL – Il Napoli affronta il Genk, culla di talenti mandati via

Il Napoli vola in Belgio per i gironi di Champions, ad aspettarlo c’è il Genk che non credeva abbastanza in Kalidou Koulibaly

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Prosegue sulla scia dell’entusiasmo il percorso in Champions League del Napoli: dopo aver battuto il Liverpool la strada sembra tutta in discesa.

È un avversario più che abbordabile il Genk, squadra belga a cui i partenopei andranno a far visita.

Scopriamo qualcosa in più sul club dai colori bianco-blu.

Il Genk così come lo conosciamo oggi ha una fondazione relativamente recente, che risale al 1988. Nato dalla fusione di due squadre, può vantare la tifoseria più bella e “rumorosa” della Pro League, in cui milita da più di dieci anni consecutivi.

Tifosi Genk
Foto: MondoSportivo.it

La storia vincente del club comincia negli anni ‘90, quando inizia ad imporsi a livello nazionale vincendo per ben 4 volte il campionato belga.

Poche le soddisfazioni internazionali, con solo tre comparse in Champions League contando quella di quest’anno. Il Genk non è mai andato oltre la fase a gironi.

Ultimamente, con la fase crescente di nuove potenze come il Club Brugge e il Gent, per “I Puffi” è difficile anche imporsi ai massimi livelli della Pro League.

Sicuramente i ragazzi di Genk non arrivano in Champions nell’anonimato né tantomeno desiderano lasciarla.

Samatta Genk
Foto: gonfialarete.com

Purtroppo la prima partita del girone contro il Salisburgo ha visto la difesa dei belgi capitombolare clamorosamente.

Non l’ideale contro una squadra come il Napoli, che in attacco ha dimostrato di avere molte risorse.

Punto di forza del Genk è sicuramente Samatta, il loro attaccante numero 10. Per lui già 5 goal in questa stagione, uno proprio in Champions la scorsa giornata.

Una buffa curiosità lega poi il Genk al calcio italiano, in particolar modo alla squadra dell’Atalanta.

Genk Castagne
Foto: Gazzetta dello Sport

Nella rosa della Dea infatti ci sono due giocatori che in passato sono stati attinti dal Genk: il neo arrivato Malinovs’kyj e il difensore Castagne.

Si può dire che se il Genk avesse coltivato di più i suoi talenti, invece di lasciarli andare, ora avrebbe una rosa milionaria; tra i vecchi nomi della squadra belga infatti spiccano: Courtois, Milinkovic-Savic e De Bruyne.

De Bruyne Koulibaly Genk

Un ex d’eccezione sarà invece Kalidou Koulibaly, valutato proprio male dal club bianco-blu e diventato uno dei difensori più corteggiati d’Europa in quel di Napoli.

Federica Vitali