Tuffo nel passato, Inter Forever allo Stanford Bridge per la partita delle “Leggende”

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Allo Stanford Bridge ieri sera si è giocata la partita del tour “Inter Forever goes to England” in memoria a Ray Wilkins: Chelsea Legends vs Inter Forever, le leggende scendono in campo ed è subito rewind

Cambiasso e Zanetti allo Stanford Brdige, otto anni dopo #Photoflashback ? Foto: inter.it

Samuel, Materazzi, Chivu, Zanetti e Cambiasso sul prato dello Stanford, la mente non può che tornare a quel Chelsea Inter di marzo 2010 durante il quale Eto’o segnò il gol che valse la qualificazione ai quarti. Eto’o che ieri non era presente, come Maicon, unico assente della difesa del triplete. Non solo però leggende del 2010 perché ad essere presenti anche Crespo, Suazo, Bergomi, Baresi…

Le formazioni di Chelsea Legends e Inter Forever:

CHELSEA: Cudicini; Sinclair, Leboeuf, Desailly, Le Saux, Petrescu, Wise, Di Matteo, Morris, Flo, Zola. A disposizione: Hilario, Babayaro, Essien, Shevchenko, Casiraghi, Gallas, Ballack, Granville, Gudjohnsen, Belletti. Allenatore Gianluca Vialli.

INTER: Toldo, Colonnese, Samuel, Materazzi, Chivu, Kharja, Zanetti, Cambiasso, Karagounis, Djorkaeff, Crespo. A disposizione: Frey, Bergomi, Baresi, Paganin, Bianchi, Berti, Dabo, Klinsmann, Suazo. Allenatore Riccardo Ferri.

Al gol di Roberto Di Matteo dei blues risponde Marco Materazzi con la sua specialità, servito da Cambiasso schiaccia di testa e mette il risultato sull’1-1. Suazo, ancora una volta grazie ad una prodezza del Cuchu, segna la rete del raddoppio, mentre tris e poker li firma da Karagounis che in sei minuti segna la doppietta personale e chiude il match con il risultato di 4-1 per le leggende nerazzurre. 

Esteban Cambiasso in Chelsea Legend v Inter Forever at Stanford Bridge “In Memory of Ray Wilkins”.

“Ci siamo divertiti, è stata una festa. Complimenti al Chelsea, l’organizzazione è stata perfetta. Abbiamo anche vinto, siamo contenti”. 

Inter Forever è una bella iniziativa, ritroviamo vecchi compagni e giochiamo. Trascorriamo del tempo insieme, si può fare qualcosa del genere quando i campionati finiscono. Alla gente, poi, manca il calcio” dice Cambiasso a fine partita che ammette quanto si diverta calciando ancora la palla ma senza avere nostalgia del calcio giocato. 

La gara di Champions di otto anni fa? Certo che ci ho pensato, anche quando siamo entrati in campo

L’esultanza dopo il pareggio firmato da Materazzi. Stanford Bridge: Chelsea Legends vs Inter Forever. Foto: inter.it

Anche il pensiero di Materazzi non può che volgere a quel gol di Eto’o e quella vittoria sul filo del rasoio “Lì dove tutto cominciò. Fu una partita decisiva, avevamo perso a Catania e ci giocavamo tantissimo. Tutto è iniziato qui

Dal passato al futuro e dopo i vari ricordi rievocati in quel di Londra, con il magone di chi nostalgico guarda indietro, Matrix parla anche del futuro, partendo dalla fine. La Serie A quest’anno ci ha divertiti per tutta la stagione tenendoci con il fiato sospeso fino all’ultima giornata e Lazio Inter, scontro diretto da dentro o fuori non può che essere una conclusione degna del campionato che è stato.

E’ stato un campionato indeciso fino alle ultime due partite e ancora ci si gioca

Da nerazzurro sulla pelle e nel cuore, non può che tirar fuori la solita indole da Matrix caricando la squadra con la grinta che metteva in campo e la saggezza di chi è cresciuto: “Cosa dice un allenatore in questi momenti? Sono troppi gli anni senza Champions, l’Inter la merita. Deve tenere l’ambiente tranquillo poi da sabato pensare alla partita e ogni errore può essere determinante“.

Nel 2002 si giocava lo scudetto, ma penso ci sia in palio tantissimo. Da tanti anni l’Inter non è in Champions e con 4 squadre è doveroso puntarci. Il destino è nelle mani dei ragazzi, con una vittoria si va in Champions. Il bello del calcio è questo“.

Sul capitolo De Vrij aggiunge “Stephen deve giocare perché ha mostrato di essere un grande professionista. Se ci sarà, farà una grande partita perché glielo impone la sua storia“.

Si accodano anche Christian Chivu e Capitan Zanetti ed entrambi parlano di ieri e di oggi.

Christian Chivu in Chelsea Legend v Inter Forever at Stanford Bridge “In Memory of Ray Wilkins”. Foto: inter.it

Chivu carica la squadra puntando sul mordente “C’è solo un risultato, per andare in Champions bisogna vincere, inutile parlare di altro. L’Inter ha avuto la fortuna di avere ancora questa possibilità, visto che la Lazio poteva chiuderla così diventa una finale dove chi vince andrà in Champions” chiude dicendo – “L’Inter dimostrerà di meritare la Champions vincendo domenica

Javier Zanetti in Chelsea Legend v Inter Forever at Stanford Bridge “In Memory of Ray Wilkins”. Foto: inter.it

Javier Zanetti rende onore in perfetto stile zanettiano la fascia nerazzurra “Sempre un piacere e una responsabilità. Ogni volta che ci tocca scendere in campo facciamo tutto come allora” puntualizzando quanto sia “Sempre un piacere indossare la maglia dell’Inter e rappresentarla nel mondo”. 

L’ex Capitano nerazzurro guarda al futuro più che ogni altro proiettandosi già alla prossima stagione e parla del reparto offensivo dell’Inter corroborato con Lautaro Martinez che affiancherà Icardi sul quale Ausilio ha stroncato ogni voce di mercato e per il quale sembrerebbe esser pronto l’adeguamento di contratto.

Mauro sta dimostrando di fare tantissime cose e tanti gol, è il nostro capitano”

Lautaro è un giovane molto promettente, ha fatto benissimo in Argentina e spero possa fare altrettanto bene in Italia. Può fare una grande carriera”

“Cosa vuol dire entrare in Champions? Raggiungere una competizione dove l’Inter deve stare. I ragazzi vogliono esserci e rimanere, speriamo in una grande partita poi si vedrà. Se andremo in Champions ci saranno i presupposti per una squadra ancora più forte, ma se non fosse così credo che rimarremo con gli stessi uomini perché abbiamo un punto di partenza importante”.

 

Egle Patanè
Fonte: fcinternews.it
Interviste: Simone Togna
Foto: inter.it