L’Inter, contro la Lazio, conquista la quinta vittoria di fila in Serie A.
Cinque vittorie su 5 partite giocate, primo posto in classifica a punteggio pieno a più due dalla Juventus e più cinque dal Napoli.
Un risultato più che positivo per la nuova Inter targata Antonio Conte.
Un successo che passa anche attraverso i guanti di Samir Handanovič.
Lo sloveno è una vera e propria saracinesca e lo conferma ancora una volta nel match contro i biancocelesti. Almeno quattro gli interventi decisivi che non lasciano scampo ai giocatori di Simone Inzaghi.
In 5 gare ha incassato solamente una rete, a Cagliari, da Joao Pedro.
Gli applausi di San Siro sono tutti inevitabilmente per lui.
Lui che ha raggiunto le 300 presenze in campionato in maglia nerazzurra.
Lui che da febbraio, agli albori della telenovela Icardi, indossa la fascia da capitano.
Lui che, dopo sette stagioni, ha voglia di vincere finalmente un trofeo con l’Inter.
La sua vita si colora di neroazzurro nel 2012, quando arriva dall’Udinese per raccogliere l’eredità di Julio Cesar. Un compito importante, che con costanza, impegno e dedizione riesce a portare avanti senza troppi problemi.
A Udine era rimasto cinque stagioni, ma Samir, classe 1984, conosceva già bene il calcio italiano.
Inizia la sua carriera in Slovenia al Domžale, ma a vent’anni è già in Italia, sempre a Udine. La squadra friulana lo manda però presto in prestito prima a Treviso, poi alla Lazio e infine a Rimini. Dalla Romagna fa ritorno all’Udinese e diventa titolare.
Batman, questo il suo soprannome, si contraddistingue subito per la sua agilità e reattività.
Doti non scontate per chi ha un fisico imponente come il suo, 193 cm per 88 kg di peso.
Ha inoltre un’altra caratteristica che lo rende ancora più unico, la sua spiccata propensione a parare i calci di rigore.
In Serie A è riuscito a neutralizzare in totale 23 penalty, un numero quasi da record, meglio di lui infatti solo l’ex portiere Gianluca Pagliuca con 24.
Dopo l’avventura friulana arriva a Milano, conquistando i tifosi con le sue parate straordinarie. Handanovič è determinante in svariate occasioni, un vero e proprio muro.
Nella stagione 2017-18 disputa, per la prima volta, tutte le partite di campionato, senza saltare un solo minuto.
Ma Batman stabilisce anche un altro record, mantenendo la porta inviolata in 17 occasioni, eguagliando il brasiliano Julio Cesar, che fece lo stesso nella stagione del triplete.
Nel febbraio 2019 diventa nuovo capitano dei nerazzurri, al posto di Mauro Icardi. Un ruolo non certo facile, ma che cerca di gestire da vero leader.
Gioca di nuovo tutte e 38 le partite di campionato, eguaglia il record della stagione precedente e viene scelto dalla Lega Calcio come miglior portiere 2018-2019.
Muro o saracinesca. Queste ormai le parole più associate al nome di Samir Handanovič.
Sette stagioni, da vero eroe, tra i pali della Beneamata Inter che ora Batman vorrebbe coronare con un trofeo.
Alessandra Cangialosi