La sua vita e la sua carriera da calciatore e da allenatore sono state scandite dalle numerose vittorie, dalle poche sconfitte e dai tanti record delle squadre di calcio in cui ha giocato e che ha allenato.
Nel Milan da giocatore e da allenatore
Giovanni Trapattoni è nato nella provincia metropolitana di Milano e per questo la sua carriera da giocatore è stata vissuta interamente nel capoluogo lombardo sulla sponda rossonera.
Nelle 14 stagioni da giocatore del Milan ha vinto tutto il possibile: due Scudetti, due Scudetti, due Coppe dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Coppa Intercontinentale e una Coppa Italia.
Nel Milan Trapattoni ha fatto il suo esordio da allenatore, dove è nato e ha maturato il suo metodo di gioco, che ha dato i suoi frutti qualche anno più tardi.
L’allenatore più vincente della storia della Juventus
Trap ha allenato la Juventus per 13 stagioni divise in due tanches: una dal 1976 al 1986 e l’altra dal 1991 al 1994. Nella sua esperienza bianconera complessiva l’allenatore ha vinto 14 trofei, un record che nessun allenatore fino a ora è riuscito a eguagliare e a superare.
Il suo palmares bianconero comprende: 6 Scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Coppe Uefa, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea e 1 Coppa Intercontinentale.
Altre panchine italiane e straniere
Trapattoni ha allenato anche Inter, Cagliari e Fiorentina e ovunque è stato accolto con euforia. Nel corso della sua carriera è stato sempre adorato e rispettato dall’ambiente intero delle squadre che ha allenato.
In Europa ha allenato Bayern Monaco, Benfica, Stoccarda e Salisburgo superando degnamente il problema della lingua con il suo inconfondibile fischio, che richiamava l’attenzione di tutti i suoi giocatori.
La sfortunata esperienza con la Nazionale Italiana
Nella sua breve carriera da Commissario Tecnico della nazionale di calcio italiana durata solo 4 anni è stato sommerso più di una volta da numerose critiche, legate ad alcune mancate convocazioni di giocatori che avevano fatto storcere il naso a un pubblico numeroso. Il suo volto però sarà ricordato insieme alla disfatta del mondiale 2002 con l’eliminazione da parte della Corea del Sud a causa di una arbitraggio irreale e scandaloso di Byron Moreno.
Trapattoni è un allenatore di altri tempi che prediligeva un calcio semplice, fatto di corsa e di fisicità, di istinto e di confusione, brutto da vedere ma concreto nelle scelte.
Un calcio soprattutto difensivo tanto che spesso il Trap viene anche considerato un allenatore “catenaccio”. Il suo gioco puntava molto sulle ripartenze e sulla imprevedibilità dei giocatori che confondevano gli avversari. Con il suo modo di giocare e allenare ha vinto tutto, quindi era un metodo valido e vincente per l’epoca in cui è avvenuto.
Trapattoni personaggio pubblico – oltre a essere entrato nel cuore di ogni tifoso di calcio – è anche entrato nelle case degli italiani con le pubblicità e con le gag che hanno fatto divertire milioni di italiani.
Gisella Santoro