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Tra passato e presente: Maradona e Messi, il destino di due argentini

Due nomi, due 10, due argentini: inevitabili suggestioni...

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Maradona e Messi.

Messi e Maradona. 

Tra passato e presente

La partita al San Paolo di Napoli contro il Barcellona era una partita attesissima sin dai sorteggi, per il fatto soprattutto che l’erede designato di Maradona, Leo Messi,  venisse per la prima volta nello stadio dove el D10S ha fatto la storia del Napoli e del calcio.

Si dice sia il suo erede perchè tatticamente e calcisticamente sono molto simili: entrambi argentini, col fuego latino che si scatena sul campo, entrambi sono considerati i migliori giocatori di calcio mai esistiti. Proprio per questo motivo, allo stratosferico giovane argentino, in questi giorni sono state fatte pressioni riguardo questo match e più volte gli è stato detto che a Napoli era diverso, non era come le altre città e non era come giocare in altri stadi italiani, sopratutto se quello stadio è stato la casa di Diego Armando Maradona.

Il Barcellona omaggia così sui suoi profili social il loro pupillo, Maradona, che ha giocato oltretutto anche al Barcellona, e Napoli, soprattutto sul profilo Instagram il social manager blaugrana ha fatto un piccolo tour della città facendo mostrando anche posti più nascosti in cui con murales e striscioni si loda ancora l’argentino per eccellenza, napoletano acquisito: Diego Armando Maradona.

Un’immagine significativa, anche nostalgica e che guarda al futuro: il Re del calcio chinato sulla palla come se passasse il testimone al principe inginocchiato al suo cospetto.

I numeri portano la Pulce Messi ben al di sopra di Diego, un distacco enorme riguardo le partite giocate, i gol fatti.

Eppure Messi, nonostante sia considerato un fenomeno, un alieno, ancora riceve paragoni con El Pibe de Oro.

Forse una questione generazionale, il calcio che cambia continuamente e che all’epoca era pure più difficile giocare su campi fatiscenti e senza tutte le comodità di adesso di cui godono i giocatori. Maradona però è riuscito a portare l’Argentina alla vittoria di un mondiale. Messi finora è ancora a secco di ciò, si consola, intanto, facendo incetta di coppe tra palloni d’oro e trofei col Barcellona.

Ora la parola a Leo: i tifosi del calcio aspettano di sapere quali siano state le sue sensazioni entrando in questo stadio (qualcosa mi dice che siano state forti essendo che ieri sera non ha brillato come al solito), nello stadio di una città che respira e vive di calcio, una città che difficilmente dimenticherà Maradona (suo ex allenatore in Nazionale, oltretutto) e una città che, diciamolo, un po’ ci spera nel suo arrivo a Napoli un giorno…

Valentina Vittoria

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