Tra importanti addii e l’ impronta indelebile di Gasperini, riecco la Dea

Un' estate che ha visto partenze importanti, più delle entrate, ma sempre sotto il marchio indelebile di mister Gasperini: la Dea è pronta a tornare

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La Dea Atalanta è già pronta per il debutto in campionato. Si è preparata prima di tutte, visti i preliminari di Europa League: per un attimo ha pensato di poterli finalmente evitare, dopo la sentenza dell’Uefa sul Milan.

Gli orobici hanno dapprima tentennato con il Sarajevo, in una gara d’andata che ha assunto il colore di una vera e propria beffa, per poi travolgere i bosniaci senza pietà nel ritorno. Imparata la lezione, non ci hanno messo tanto a mettere le cose in chiaro con l’ Hapoel-Haifa vincendo per 4-1 sul campo avversario: il ritorno è atteso per domani.

In tutto questo, l’ Atalanta ha salutato questa estate elementi importanti con i quali aveva raggiunto obiettivi brillanti e si era collocata con estremo diritto tra le migliori realtà del nostro calcio. Cristante, Spinazzola, Caldara, Petagna: quattro pedine importantissime per Gian Piero Gasperini che, in particolar modo per il centrocampista passato alla Roma e il centrale appena trasferitosi dalla Juve al Milan, aveva operato con questi elementi in maniera tale da ottenere i suoi soliti risultati, convincenti e fruttuosi. Giocatori che hanno lasciato certamente un vuoto da colmare.

 Antonio Percassi, come aveva promesso alla piazza durante la “Camminata nerazzurra”, nel frattempo si è mosso sul mercato con l’occhio sempre vigile ai più giovani, com’è tipico della tradizione bergamasca, portando a Bergamo prospetti assai interessanti come Arkadiusz Reca, ventitreenne difensore polacco e  Marco Tumminello, attaccante giallorosso di ottime prospettive e di soli vent’anni. Dal Chelsea è arrivato in prestito il centrocampista croato classe ’95 Mario Pasalic, che appare sulla carta l’ideale per sostituire nella scacchiera orobica l’ex Bryan Cristante.

Accanto a questi prospetti giovani l’esperienza arriva da Duvan Zapata, arrivato dalla Sampdoria a rinforzare il reparto offensivo, e il veto alla cessione di Papu Gomez posto direttamente dal Presidente della Dea: “Me lo tengo stetto, lo abbiamo incatenato e blindato”, sentenzia. Esperienza offerta, ovviamente, anche da tutti i restanti che hanno sempre offerto solidità e affidabilità alla squadra come Ilicic, Masiello, Barrow.

Tra i nuovi arrivati ricordiamo anche Pierluigi Gollini, riscattato a giugno a titolo definitivo: il  giovane portiere è altresì noto per la sua passione per la musica e il suo impegno come cantante rapper, in arte Gollorius: sempre a giugno abbiamo potuto ascoltarlo in “Rapper coi guanti”, una panoramica sulla sua infanzia – alquanto complicata – e il suo impegno per migliorare il quartiere in cui è cresciuto.

Dietro a tutto questo c’è sempre lui, Gian Piero Gasperini: mente, cuore e anima di questa squadra che da più di due anni ormai ha assunto la sua identità. La società lo sa e mai si priverebbe di questo tecnico rivelatosi perfetto per il profilo della Dea: lui l’ha fatta bella e spregiudicata, lui l’ha portata al brillante debutto europeo. Eppure il mister non si è detto soddisfatto della finestra di mercato: proprio in questi giorni ha avuto modo di esprimere perplessità e dubbi circa la rosa a sua disposizione. “Il mercato è stato triste e esiguo, sono arrivati tanti giovani ma non sono ancora pronti. Così non possiamo essere competitivi su più fronti: se le aspettative sono le stesse delle stagioni precedenti, probabilmente ci vuole un allenatore più bravo”. Parole che suonano inaspettate – o no? – nei piani della dirigenza, là dove Gasperini è considerato tale da poter restare a vita in nerazzurro: di certo questa bordata non è passata sottobanco.

Mentre la tifoseria si è divisa davanti a queste dichiarazioni – chi si è schierato a favore del mister, chi ha ritenuto il suo sfogo un ‘mettere le mani avanti’ – Gasp è tornato ai microfoni esternando tutto il suo dispiacere per la vicenda di Genova e riproponendo il   discorso mercato: “Per me non c’è più tempo ora, la società ha fatto investimenti importantissimi per il futuro”. Poi ha corretto il tiro delle parole rilasciate in precedenza: “L’Europa resta il primo obiettivo, toglie energie ma dà tantissimi stimoli. Abbiamo sempre ragionato partita dopo partita e continueremo a farlo”. Insomma, un Gasperini ‘tornato in sé’, pronto a gettarsi alle spalle ogni delusione e a ripartire con le prossime sfide.

Daniela Russo