#Tottiday: basta un solo giorno per descrivere un intero anno

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Anno che va, ricordi che restano e per la Roma voltarsi verso l’anno passato  significa rivivere gioie e dolori.

I flop giallorossi targati 2017 vanno sicuramente ricondotti  a un determinato  mese: marzo.  In poco più di una settimana la Roma ha visto svanire due obiettivi legati a due competizioni ed entrambi ricoleggabili ad un match di andata: uno contro la Lazio in Coppa Italia e l’altro con avversario il Lione per l’Europa League.

La partita contro i cugini bianconcelesti andata in scena il 1 marzo, ha rappresentato non soltanto la sconfitta in un derby, ma la compromissione della conquista della finale di Tim Cup. Inutile infatti, la vittoria nella gara di ritorno.

Otto giorni  più tardi, era il 9 marzo, quando i giallorossi in trasferta a Lione hanno gettato all’aria la permanenza anche  nella competizione europea. Dopo aver recuperato lo svantaggio ed essersi portati avanti con le reti di Salah e di Fazio, un black out  ha colpito tutta la squadra che in 45 minuti complessivi ha incassato tre reti rendendo improbabile un miracolo calcistico nella gara di ritorno. L’improbabile trasformato anche in questo caso in impossibile e così il successo nel match disputato all’Olimpico non è bastato e la Roma ha salutato agli ottavi anche l’Europa league.

Per oscurare i momenti negativi però, è necessario riportare alla mente l’immagine  di ricordi positivi. Se nelle altre competizioni la Roma non ha saputo dimostrare il suo valore, in campionato ha dato filo da torcere alle big fino all’ultima giornata. Il top va ricondotto al 28 maggio 2017, sul prato dell’Olimpico andava in scena Roma-Genoa e  il gol al 90′ di Perotti rappresentava  la qualificazione sofferta ma meritata, alla Champions League. Quel giorno però, gli occhi, l’attenzione e  soprattutto il cuore dei tifosi romanisti erano rivolti a un singolo, al singolo, al Capitano.

Il 28 maggio Francesco Totti  ha lasciato il calcio giocato, dopo venticinque anni di devozione, di fedeltà e di amore, ha salutato i proprio tifosi, la sua curva.

Le lacrime versate dai presenti, dai sostenitori giallorossi che seguivano il giro di campo del numero  dieci da casa,  quelle che hanno bagnato il viso  di qualsiasi amante del calcio, a prescindere dalla fede calcistica, rappresentano il top del 2017 della Roma. Quel momento in cui  la tristezza ha regnato sovrana,   accompagnato da un senso di smarrimento che logorava lo stomaco di tanti ha, però, dimostrato quanto questo giocatore, quest’uomo, ha saputo  dare e lasciare allo sport del calcio e alla sua Roma.

Il 2017 giallorosso è descritto dal #Tottiday  e dalla coreografia pensata dalla Sud quel giorno, una frase che spiega tutto: Totti è la Roma.

Chiara Vernini