Storie da mercoledì sera, anche se poi, quella tra Tottenham – Ajax sarà oggi, martedì. E poco importa perché ci sono storie che sono così speciali da non curarsi dei dettagli. Oggi è quello Tottenham-Ajax è una di quelle.
Certe emozioni risulta difficile raccontarle, ancor più se sono ancora da vivere e quella di questa sera tra Spurs e lancieri sarà davvero tutta da vivere. Se non altro perché oggi a provare i brividi del tredicesimo “The Champions” consecutivo che rimbomba dagli altoparlanti non sono soltanto i bambini, ma anche i tifosi un po’ più grandi, un po’ più adulti. Di una quanto dell’altra fazione.
Una semifinale da brividi che vale la storia
Se quella tra Barcellona e Liverpool è una semifinale di resa dei conti, di rivincita e di riscatto, quella tra Tottenham e Ajax assume un non so che di novità, un valore aggiuntivo che per forza di cose la rende speciale già così, ancor prima di scendere in campo e ancor prima di avere un vincitore.
Ajax da Juventus a Juventus: rieccoti una semifinale
L’Ajax non gioca una semifinale della massima competizione europea dal 1997, quando la Juventus si confermò bestia nera. I bianconeri, l’anno precedente, dopo aver battuto gli olandesi in finale anno conquistando la sua seconda e ultima Coppa dalle grandi orecchie, li batterono ancora nel’97 in semifinale. La resa dei conti per gli olandesi può dirsi quindi consumata nello step precedente, quando la conquista della semifinale di quest’anno è passata per lo Juventus Stadium ed è stata agguantata imponendosi proprio su quei vecchi rivali spodestati da ruolo di bestia nera. Rivincita consumata: adesso è storia. Da ri-scrivere.
Ieri allo Stadium ha vinto il football che l’Allegri(a) snobba
L’Ajax a differenza del Tottenham è già salita sul tetto d’Europa quattro volte: alla prima volta, nel 1970/71, ne seguirono altre due consecutive 71/72 e 72/73. L’Ultima Champions invece risale al 1994/1995 quando si imposero sul Milan.
Una semifinale dopo cinquantasette anni per conquistare la prima finale della storia del Tottenham
Il Tottenham invece se dovesse passare il turno contro l’Ajax accederebbe alla sua prima finale di UCL, diventando l’ottava squadra inglese a conquistare lo step ultimo del Torneo. L’ultima squadra ad aver giocato la prima finale fu sempre inglese e fu il Chelsea nel 2008, sconfitto poi dal Manchester United. Gli inglesi mancano all’appuntamento odierno da ben più tempo dei rivali non arrivando così in alto da ben 57 anni. Era il 1962 quando gli Spurs riuscirono ad arrivare così lontano ma in quell’occasione a vincere furono gli avversari del Benfica, che poi vinsero la Coppa contro il Real Madrid.
Gli inglesi da un lato, gli olandesi dall’altro
Sia una che l’altra compagine risultano, se non del tutto outsider, una vera e propria sorpresa nonostante sin dall’inizio della stagione hanno dato modo di apparire come possibili spine sul fianco alle veterane del Torneo.
Tottenham che ritmo: dalla qualificazione per differenza reti a l’unico ko ininfluente contro il City
Gli Spurs inaugurano il nuovo stadio praticamente in bellezza, in una stagione bellissima, seppur fatta di alti e bassi ma prosieguo di una crescita che già l’anno scorso aveva sorriso a Pochettino. Gli inglesi viaggiano terzi in classifica di Premier e una qualificazione alla prossima Champions alla portata, seppur non blindata. Gli Spurs hanno perso parecchie partite ma vinte quasi il doppio: almeno in Campionato. Se le sconfitte in Premier sono 12, il più alto numero delle sei in zona Europa, è altresì vero che detengono il terzo numero di vittorie, dopo Manchester City e Liverpool. Con 70 punti in classifica, distano un bel po’ dai Reds e soli due punti dal Chelsea appena dietro. In Champions invece ben diverso è il bilancio.
Gli uomini di Pochettino si sono qualificati alla fase finale della Competizione per differenza reti a discapito dell’Inter dopo essere riusciti nell’impresa di non perdere al Camp Nou. Si sono rivelati i migliori secondi proprio dopo il Barcellona in un girone tosto. L’uno contro uno con l’Inter ha tenuto banco fino all’ultimo match della fase a gironi quando poi l’Inter ha ceduto il passo pareggiando in casa contro il PSV e regalando di fatto la qualificazione al Tottenham. Da lì la squadra di Londra non ha più sbagliato. L’unica sconfitta rimediata è stata praticamente ininfluente per il suo percorso. L’unico ko è arrivato nella fase a eliminazione diretta per mano Manchester City.
Lo scorso week end gli Spurs sono caduti in casa sotto i colpi del West Ham ma Pochettino and co non disperano affatto. A non spaventare gli Spurs neppure le varie assenze che potrebbero compromettere non poco la situazione. Pochettino dovrà mettere le pezze in attacco prima di tutto dove i grandi assenti saranno Harry Kane, per infortunio, e l’uomo dei record asiatici Heung-min Son.
Senza Kane, ma a destare preoccupazioni è l’assenza di Son
Ajax miglior attacco europeo e ancora degli inglesi da affrontare e questa volta battere
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