Quella per Andrea Belotti quest’estate è stata una corte spietata; prima il Milan, poi il Monaco e in minor parte anche altre squadre, avevano inserito il Gallo nella propria lista dei desideri per il calciomercato estivo. Mercato che si è chiuso definitivamente il 31 agosto senza che Belotti lasciasse il Torino (che ha fatto veramente di tutto per trattenerlo).
Urbano Cairo – che da poco ha festeggiato i suoi 12 anni di dirigenza granata – si è sempre detto tranquillo e certo di riuscire a tenere il giocatore. Il limite posto dalla squadra torinese era la clausola rescissoria da 100 milioni valida solo per l’estero che nessuno, neanche i club effettivamente interessati, ha mai pensato di pagare.
Insomma, Cairo non ha mai realmente temuto di perdere Belotti e il coach granata, Sinisa Mihajlovic, l’ha ringraziato a sessione di mercato conclusa. Sia lui che il presidente affermano che al momento il più grave errore da fare è porsi dei limiti, anche se la priorità di questa stagione è dimostrare di poter raggiungere l’Europa.
Un obbiettivo che non sembra irraggiungibile visto che il Torino ha costruito un’ottima squadra ed è riuscito a trattenere altri giocatori importanti oltre a Belotti: Ljajic, Iago Falque, Baselli, Barreca, Acquah e Obi continueranno a vestire la maglia granata anche in questa stagione al fianco del Gallo.
Riguardo le cessioni, Cairo ammette di essere dispiaciuto della partenza di Benassi – atleta di grande intelligente ed ora nuovo giocatore della Fiorentina – che si è resa necessaria a causa del cambio di modulo. Il passaggio in Viola rappresenta ciò che è meglio per lui, a parere del presidente. Zappacosta invece è volato a Londra, alla corte di Antonio Conte al Chelsea; per quanto fosse utile il giocatore alla causa granata, Cairo ha definito l’offerta che il Torino ha ricevuto davvero irrinunciabile.
Alla luce di tutto ciò i Granata possono ritenersi soddisfatti del mercato operato e guardare e lavorare serenamente al futuro.
Federica Vitali