Dopo l’emozionante vittoria contro il Torino, il Napoli è ormai a un passo dal secondo posto: una vittoria quella contro i granata sofferta nel finale che ha confermato qualche lacuna caratteriale della squadra di Sarri.
Il tecnico ha così commentato la vittoria: “Abbiamo fatto un passo importante, ma c’è ancora una partita e non possiamo sbagliarla, dobbiamo restare concentrati. Spero in un San Paolo pieno, che ci dia una mano, perché l’obiettivo è grande, visto che sarebbe solo la terza volta in diciotto anni. Oggi abbiamo fatto 65 minuti di grandissimo livello, con la sola responsabilità di essere sopra soltanto di due gol, il passivo per gli avversari poteva essere maggiore. Dopo il gol del Torino un po’ di timore c’è stato, ma poi non abbiamo rischiato tanto”.
Il secondo posto è ormai vicinissimo: “Champions League? Le possibilità ci sono, la partita col Frosinone non è impossibile per noi. Anche se ci fosse l’1% di non farcela non dovremmo cadere su quell’1%. Per noi sarà una gara fondamentale. Mercato? Non ho mai chiesto giocatori, faccio uscire il massimo da quelli che abbiamo a disposizioni. Mi stanno anche un po’ sulle scatole gli allenatori che chiedono i giocatori, perché a chiedere son buoni tutti. Se la società vorrà un mio consiglio ovviamente lo darò, ma loro sanno la tipologia di giocatori che con me si trova bene”.
Bisogna fare il salto di qualità nella rosa e in alcuni giocatori: “Tanti giocatori hanno fatto il salto di qualità quest’anno: i livello di Koulibaly sono altissimi, ma anche Allan, Callejon, Hamsik, Insigne e Mertens alternandosi sono stati straordinari. Sarebbe riduttivo dare un solo nome. Rispetto all’anno scorso forse quello che è cresciuto più di tutti è Koulibaly. Futuro? Mi sembra pazzesco parlarne prima della gara col Frosinone, dopo aver atteso fino ad ora. L’appuntamento da tempo è per quella data”.
Dopo aver omaggiato la memoria del Grande Torino prima del match, recandosi a Superga per rendere onore agli Invincibili, così come aveva già fatto lo scorso anno quando era alla guida dell’Empoli, il tecnico partenopeo si è espresso a riguardo nella conferenza stampa post-partita: “Se uno che viene a Torino a fare una partita, durante la settimana di ricordo del Grande Torino, e non va a Superga, vuol dire che di sport non capisce niente. A Superga si va per onorare un mito che va al di là di ogni colore di maglia, se fossi un professore di scuola elementare e media lo renderei obbligatorio”.
Un gesto di grande sportività e di amore per il calcio, a prescindere dai colori, da parte di Maurizio Sarri che ha trovato la pronta gratitudine dell’intero ambiente granata: con una standing ovation in sala stampa, tutti i presenti hanno ringraziato Maurizio Sarri, porgendogli un caloroso arrivederci all’anno prossimo.
Valeria Iuliano