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Torino: inizia l’era Mazzarri

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Mazzarri, il nuovo tecnico del Torino, al lavoro per la sfida con il Bologna

I Social e in particolare i tifosi dell’Inter lo ricordano per aver tentato di giustificare una sconfitta dei nerazzurri con le condizioni meteo avverse.

Del resto Walter Mazzarri, nuovo allenatore del Torino, subentrato a sostituire Sinisa Mihajlovic, esonerato dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia, non ha mai fatto mistero che la fantasia è una delle caratteristiche di un buon allenatore: “Un allenatore è come un artista – ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione – ognuno ha il suo canovaccio. Mi piace dare il mio sistema di gioco alla squadra. Il calcio non è una scienza esatta, ha bisogno della scienza e delle conoscenze, ma è chiaro che nel calcio c’è anche l’imprevisto che non puoi controllare.
Nella mia carriera si è sempre vista la mia impronta in campo. L’importante è che i giocatori riescano a capire il tuo stile. In panchina una volta ero considerato un agitato, questo perché cerco di dare tutti gli stimoli possibili ai miei ragazzi per vincere le partite”.

Mazzarri, sotto contratto con il Torino sino al 2020, ha fatto il suo esordio sulla panchina Granata ieri, durante l’allenamento al Filadelfia (accolto soltanto da una decina di tifosi), pronto a prendere in mano una squadra un pò allo sbaraglio, con la grinta affievolita dalle ultime sconfitte.

A proposito del lunch match di domani contro il Bologna, Mazzarri ha dichiarato: “Devo capire quali ragazzi mi danno più garanzie per giocare. In base a queste indicazioni metterò la migliore formazione possibile in campo. Ai ragazzi ho detto che intanto devono pensare positivo e mi piacerebbe che domani tutto il pubblico pensi positivo e sugli spalti ci diano un mano in campo. Mi piacerebbe che questi tifosi fossero un corpo unico con noi”.

Sarà una sfida difficile, quasi decisiva per le ambizioni europee del Torino: difficile pensare che in soli due giorni di lavoro l’assetto della squadra, reduce da due stagioni con la difesa a quattro, possa cambiare sposando il credo tattico dell’ex allenatore di Napoli, Sampdoria e Inter (e attuale dell’inglese Watford), da sempre fedele alla difesa a tre.

Mazzarri ha parlato anche di giocatori, in particolare di Niang che il tecnico ha già allenato al Watford: “Deve capire che è arrivato il momento di dare tutto, anche in allenamento. Io cercherò di aiutarlo in questo, ma dovrà anche impegnarsi lui perché le occasioni non sono infinite”.

Silvia Sanmory

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