Cinque giornate di squalifica per Denis ed una a Tonelli. E’ questa la decisione arrivata nella giornata di ieri da parte del giudice sportivo a seguito degli episodi incresciosi che hanno coinvolto i giocatori di Atalanta ed Empoli durante e dopo la gara di campionato di domenica scorsa alla stadio “Atleti Azzurri d’Italia”. “Ti ammazzo a te ed alla tua famiglia”, le parole che il difensore empolese avrebbe rivolto al collega nero azurro, secondo quanto riportato dalle motivazioni del provvedimento al suo stop per un turno. German Denis si sarebbe invece avvicinato agli spogliatoi dell’Empoli qualche minuto dopo la fine della gara colpendo Tonelli con un violento pugno al volto dalle conseguenze lesive, recita il comunicato di Giampaolo Tosel. Ad aggravare la posizione dell’attaccante argentino ci sarebbe anche la particolare gravità di tale condotta, del tutto avulsa dal contesto agonistico.
L’Atalanta ha deciso di presentare ricorso contro la decisione di Tosel, ma intanto Tonelli non ci sta e attraverso il suo profilo Twitter dice #noallaviolenza, spendendo parole non certo tenere su Denis, nei confronti del quale agirà anche per vie legali.
A difesa di Denis è intervenuto il direttore generale dell’Atalanta Pierpaolo Marino. “Il gesto di Denis è deprecabile ed assolutamente non costituisce un esempio ma c’è stata una provocazione a monte, cioè le minacce di morte che Tonelli ha fatto al nostro centravanti. Sono episodi condannabili ma non si faccia giustizialismo. E’ giusto che Denis venga punito con una squalifica ma non facciamolo passare per un bandito”, le sue parole.
E’ invece il messaggio dei tifosi atalantini che hanno voluto difendere il loro attaccante attraverso un lungo striscione appeso ai cancelli del centro sportivo di Zingonia.
Cecilia Stuani