Prende forma la nuova Inter di Antonio Conte: con Lautaro, Sanchez ed Esposito – forse – verso l’addio, la società ha bisogno di rinnovare e in arrivo ci potrebbe essere proprio il gioiellino del Brescia, classe 2000, Sandro Tonali.
Amato in Italia e desiderato in Europa, tra le tante anche dal Manchester United, il piccolo lodigiano è un calciatore completo: garantisce continuità, organizza e riordina la squadra, è solido mentalmente e forte calcisticamente.
E poi ha qualcosa di unico e molto vantaggioso: sa cosa fare prima di farlo. E non sbaglia mai la scelta.
Si è parlato molto della sua somiglianza con Andrea Pirlo, più estetica che calcistica, rafforzata dalla squadra in cui hanno militato: il Brescia. Tonali, fresco di convocazione in Nazionale, ha preso le distanze da questa somiglianza:
Mi ispiro a Pirlo ma non mi sono mai rivisto in lui se non nel modo di portare i capelli. Da Gattuso, invece, cerco di prendere la cattiveria
Lo stesso Pirlo ha fatto un passo indietro riguardo questo paragone: “Tonali è più forte di me”.
Un’affermazione forte fatta da un fuoriclasse!
BRESCIA – Tonali, in questa pazza stagione, ha confermato di essere uno dei talenti italiani più interessanti in circolazione nonostante il rendimento della squadra di Cellino. L’ostacolo per migrare altrove era alto; il prezzo stabilito dal Presidente e la squadra così deludente da rischiare una retrocessione non aiutavano il giovane Tonali a prendere il volo: il suo rendimento sul campo, seppur lodevole, è stato nettamente condizionato dalle caratteristiche della propria squadra. Un punto a sfavore per lui ma non a causa sua.
INTER – Antonio Conte però non si è fatto intimidire da questi ostacoli: pare infatti che Sandro Tonali sia nelle sue mani ma è necessario stringere i tempi per sottrarre alle avversarie uno dei migliori centrocampisti in circolazione.
Il Brescia, in caso di retrocessione, invece si troverà con minor potere nella trattativa. Tonali, in questo caso, avrebbe il suo vantaggio: concludere la stagione in serenità senza la problematica di una retrocessione e di un’annata in B. Se la trattativa dovesse andare a buon fine vorrebbe dire che il classe 2000 intascherebbe poco più di 2 milioni di euro netti a stagione fino al 2024 (contratto di quattro anni). L’Inter è disposta a sborsare una base di 30 milioni di quota fissa più una decina di milioni di bonus.
Niente male per un (fuori)classe 2000. Un diamante grezzo pronto a brillare.
Sara Montanelli