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Indubbiamente è stato uno dei calciatori più particolari dal punto di vista caratteriale, un uomo difficilmente inquadrabile se non forse nella categoria degli stravaganti e dei bizzarri.
Tino Asprilla, attaccante di origine colombiana, ha avuto una vita piuttosto fuori dagli schemi fatta anche di episodi singolari come i piedi rotti per sfondare la porta di un bus che gli aveva tagliato la strada, party con tanto di sparatorie per aria, rumba a volume assordante a notte fonda, ubriacature il venerdì perfettamente smaltite la domenica in campo, love story con dive del porno, foto nudo per una rivista colombiana ecc.
Sono molti gli aneddoti legati alla sua figura, ad esempio l’episodio capitato quando Asprilla militava nel Newcastle, partita di Champions della stagione 1997 – 98 contro il blasonato Barcellona.
Squadra in fibrillazione, peccato che Tino non compaia all’orizzonte.
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Quando arriva in un ritardo inimmaginabile, l’allenatore lo schiera comunque in campo e Tino segna la tripletta che batterà gli avversari.
Sul motivo del suo ritardo, ammetterà candidamente che era impegnato con una delle sue fidanzate inglesi…
A renderlo unico sono però stati soprattutto i suoi piedi che davanti ad un pallone sapevano calibrare potenza, velocità e classe a seconda delle necessità.
Dopo un esordio a vent’anni nell’Atletico Nacional, uno dei club più noti della Colombia, nel quale gioca un’ottantina di partite segnando 38 reti, Asprilla arriva in Italia ceduto al Parma nel 1992. Il club emiliano è in Serie A soltanto da un paio di stagioni e Asprilla sarà uno dei nomi che concorreranno al successo della squadra; con la maglia del Parma il gol più importante e noto Tino lo segna a San Siro nel marzo del 1993, su punizione, e sarà decisivo per battere il Milan e soprattutto mettere fine al record di imbattibilità (durato 58 partite consecutive) dei rossoneri.
Una rete festeggiata, come suo solito, facendo capriole in campo.
Asprilla è molto amato dalla tifoseria del Parma non solo per i risultati in campo e per quel gol leggendario a San Siro ma anche per la disponibilità con la quale si ferma a parlare con i tifosi, perennemente sorridente.
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A livello europeo, Tino sarà decisivo per assicurare al Parma la Coppa delle Coppe (1993), la Supercoppa Uefa (1994) e la Coppa Uefa (1995).
Nel 1996 Asprilla viene ceduto al Newcastle non senza qualche “intoppo”; infatti il calciatore non supera la visita medica ma vista la firma sul contratto e la minaccia legale del Parma, Tino viene comunque reclutato nel club inglese.
Per i primi mesi farà panchina sino a quando, sul finire di una partita contro il Middlesbrough, entra in campo e camia il risultato della partita segnando il 2 -1 della vittoria, nonostante abbia bevuto troppo…
Nel 1998 ritornerà al Parma senza però il successo di prima.
Dopo il ritorno in Sud America, darà l’addio al calcio nel marzo del 2005 ed inizierà a gestire una scuola calcio che porta il suo nome.
Con la Nazionale colombiana, Asprilla realizza una doppietta nella partita vinta per 5-0 contro l’Argentina nel settembre del 1993 in un partita di qualificazione ai Mondiali Usa 1994; sarà escluso invece dai Mondiali del 1998 per le critiche contro il Hernan Dario Gomez.
Silvia Sanmory