Tino Asprilla consiglia le sue partite con il Parma contro la noia

I consigli di Asprilla per la quarantena

0
351
Tino Asprilla Official Twitter
Tino Asprilla Official Twitter

“Se vi annoiate, vi invito a guardare le partite di quando questo ragazzetto giocava al Parma”

A scriverlo è Tino Asprilla e il ‘ragazzetto’ è proprio lui. L’ex Parma dà un semplice consiglio ai tifosi che in questo periodo sono in casa, a causa della diffusione del Covid-19. Per distrarsi basta guardare le sue partite con i crociati. 

Official Twitter
Official Twitter

 

 

 

Il colombiano si unisce ai tanti appelli, di calciatori e sportivi, di questi giorni: bisogna restare a casa. Asprilla è molto legato all’Italia, è proprio qui infatti che in soli quattro anni ha raggiunto i suoi successi più grandi in carriera. 

L’attaccante sudamericano arriva a Parma nel 1992 per pochi miliardi di lire e diventa uno dei giocatori più decisivi nell’ascesa della squadra emiliana nel calcio italiano e europeo negli anni ’90. 

In soli tre anni totalizza 34 reti in 108 presenze ma porta a casa anche tre importanti trofei: una Coppa delle Coppe, un Coppa UEFA e una Supercoppa UEFA. 

Official Twitter

Ma Tino era conosciuto anche per il suo carattere abbastanza selvaggio. Come dimenticare i cento rubinetti comprati non appena arrivato in Italia o il suo shooting nudo per una rivista o quando, nel gennaio del 1995, fu fermato con due pistole nella sua auto.

Official Twitter
Official Twitter

Il colombiano, dopo un lunga trattativa, vola poi a Newcastle. Inizialmente non supera le visite mediche perché positivo alla cocaina, ma alla fine viene accolto in Premier League. L’esperienza dura solo due anni, Tino Asprilla torna infatti a Parma, vince la sua ultima Coppa UEFA, ma non riesce ad eguagliare i risultati dei primi anni ’90. 

Lascia definitivamente l’Italia nel 1999 ma rimane comunque legato al Belpaese. Tanto che oggi, in questa difficile situazione per il Paese, ha voluto mandare anche lui, tramite Twitter, un messaggio al popolo italiano ma soprattutto ai tifosi crociati:

“Questa malattia non è una cosa qualunque. Dobbiamo ascoltare le autorità e rimanere a casa. Se vi annoiate, vi invito a guardare le partite di quando questo ragazzetto giocava al Parma”.

Il messaggio è chiaro, restate a casa… e guardate le partite del Parma degli anni ’90.

Alessandra Cangialosi