Allo Juventus Stadium i bianconeri ospitano il Parma di Donadoni che non perdeva da 17 gare e che si rivela un avversario difficile anche per la Juve dei record, perché di record si tratta quando non si perde da 22 gare con 15 successi in casa. La squadra di Conte prende immediatamente in mano il pallino del gioco con il suo pezzo più pregiato soprannominato l’ Apache, ovvero Tevez, che nel giro di 6 minuti va in gol due volte prima al 25° minuto e subito dopo al 31° minuto.
Il Parma resta a guardare una Juve padrona del campo che sembra gestire con tranquillità il doppio vantaggio. Al rientro in campo per il secondo tempo l’armata bianconera cala e sembra attingere alla riserva e il Parma ne approfitta accorciando le distanze con Molinaro che al 62° minuto che con una fiondata fa fuori infila il pallone nelle porta difesa da Buffon. Passano ancora tre minuti e l’arbitro fa vedere ad Amauri il cartellino rosso per una gomitata, non volontaria, rifilata a Chiellini che lo costringe ad abbandonare il campo e lasciare i compagni in dieci. I bianconeri provano a chiudere la partita ma si divorano un paio di contropiedi, clamoroso quello di Llorente. Il Parma a questo punto si butta in avanti all’arrembaggio dell’area di Buffon con Biabiany, Schelotto, Molinaro che hanno ancora energie da vendere. Finale al cardiopalma quando Molinaro con un rasoterra impegna Buffon che para ma non trattiene e sulla respinta Bonucci sdraia Parolo e il Parma acclama al rigore che però non verrà concesso e sarà argomento di dibattito per gli appassionati di moviola. Banti fischia la fine ma non prima di mostrare a Tevez un cartellino giallo che gli farà saltare la sfida con il Napoli.
Laura Lunadei