Terremoto in casa Milan, Inzaghi contro i giocatori: “Non siete degni”

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Doveva essere la gara del riscatto, un “salvagente” per non gettare via un’intera stagione. Alla fine, invece, la trasferta di Udine è stata un fallimento, in cui Pippo Inzaghi è quello che rischia di pagare più degli altri, ancora una volta a un passo dall’esonero e ancora una volta salvato da Adriano Galliani. Silvio Berlusconi, che seguiva la partita da Arcore, secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, al termine della partita avrebbe fatto partire un paio di telefonate nelle quali l’intenzione di sollevare dall’incarico l’ex giocatore senza aspettare la fine di questa stagione sembrava molto chiara. L’amministratore delegato del Milan, però, dopo una lunga chiacchierata con il patron rossonero, è riuscito a calmarlo, ritardando una decisione che sembrava ormai inevitabile.

Inzaghi dunque rimarrà al suo posto fino al termine della stagione anche perché, dopo aver analizzato l’andamento della squadra, Galliani e Berlusconi si sono resi conto che cambiare tecnico a sei giornate dalla fine non risolverebbe i problemi del Milan. Nulla cambierebbe rispetto ai problemi che i rossoneri si trascinano da tempo, in una stagione che avrebbe dovuto segnare la rifondazione e invece, si trova a fare i conti con una situazione durissima e imbarazzante. Il tecnico piacentino, che ha sempre difeso i suoi ragazzi assumendosi la responsabilità delle brutte prestazioni della squadra, questa volta non ce l’ha fatta e nell’immediato dopo partita ha fatto autocritica chiedendo scusa alla società e ai tifosi, ma se l’è presa anche con i giocatori, colpevoli di essere scesi in campo contro l’Udinese senza carattere e cattiveria agonistica in un momento tanto delicato della stagione.

Siete stati indegni“, le durissime parole da lui utilizzate. Anche i giocatori rossoneri non si sono certo risparmiati, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, hanno risposto a Inzaghi con termini altrettanto pesanti: “Noi non saremo degni, ma tu non sei all’altezza di allenare il Milan”. O addirittura all’altezza di allenare qualsiasi squadra, come riporta La Stampa. 

Dopo un confronto con Galliani, è scaturita l’inevitabile scelta del ritiro, peraltro non digerita dalla maggior parte dello spogliatoio rossonero, con tanto di “minaccia” finale: “Da mercoledì andrà in campo solo chi ci tiene tantissimo e onorerà la maglia che indossa. Siamo il Milan e non possiamo fare questa figura“.

Dopo aver perso la stagione, insomma, ora il rischio è quello di perdere anche la faccia.

Barbara Roviello Ghiringhelli