Tempo, pazienza, trequartista, giovani rivelazioni e un nuovo leader: la Juve di oggi secondo Darwin Pastorin in esclusiva su GolDiTaccoASpillo

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Rinnovamento, cambiamenti, volti nuovi, giocatori di prospettiva, nuova idea di gioco, passando per sogni di mercato, addii “illustri”, talenti corteggiati, infortuni e scommesse, tutto questo è la nuova Juve.  Chi meglio di Darwin Pastorin, esperto di calcio e soprattutto del mondo bianconero, poteva aiutarci a fare un punto sulla squadra campione d’Italia in carica.

La Juve arriva alla sfida di Supercoppa e all’esordio in campionato con molte defezioni: Morata, Chiellini, Khedira e Barzagli in dubbio (recuperato in extremis). A cosa sono dovuti tutti questi infortuni?

La Juventus ha deciso di svolgere la preparazione a Vinovo e in una estate particolarmente calda credo abbia influito sulle varie defezioni. La Juve ha comunque validi sostituti.

Sostituire giocatori carismatici, di talento, trascinatori e risolutori come Tevez, Pirlo e Vidal non è semplice. La Juve pare abbia voluto puntare su giovani e calciatori di prospettiva. Come giudica l’operato di Marotta e co.? Non ci può essere il rischio di aver cambiato troppo (uomini e quindi impostazione di gioco)? 

I cambiamenti, i rinnovamenti comportano tempo e serve pazienza.  Le partenze di Pirlo e Tevez era più o meno note, la Juve non è stata presa alla sprovvista; che Vidal potesse partire era abbastanza nell’aria, ovvio che sostituire certi giocatori non è semplice, soprattutto in un mercato difficile, carente di fuoriclasse. La società ha fatto delle scelte puntando su qualità, esperienza  e giovani che potrebbero diventare rivelazioni. E’ un mercato ancora in essere, Allegri è stato chiaro: vorrebbe un trequartista di qualità.

Chi sarebbe il nome giusto? 

Io punterei su Oscar, ma non credo sia un acquisto realizzabile.

 La maglia numero 10 a Pogba equivale a blindare il talento francese affidandogli “il peso del nuovo ciclo” (a meno che la Juve non voglia cambiare un 10 all’anno)?

Pogba si appresta a indossare una seconda maglia pesante dopo la 6 che fu di Scirea. Ora con la 10 la Juve gli consegna le chiavi della squadra e una responsabilità importante che lui, nonostante sia giovane, si sente pronto ad affrontare. Le prospettive di cessione secondo me si allontanano. Potrebbe essere il “nuovo Del Piero” che molto giovane, subentrando a un campione, si guadagnò quella maglia “illustre” affermandosi e scrivendo la storia del club.

Caterina Autiero

(*foto da liberiamo.it)