Dopo le vittorie contro Sassuolo e Olympiacos che hanno ridato serenità, il Milan trova anche la continuità vincendo a San Siro contro il Chievo Verona e trovando il quinto risultato utile di fila, che proietta la squadra di Gattuso in zona Champions e al derby con alcune certezze.
La certezza di un bomber vero
Sei gol in 7 partite stagionali: da quando ha cominciato il 16 settembre a Cagliari, Higuain non si è più fermato. Dopo Cagliari, Atalanta, Dudelange e Olympiacos, l’argentino ha sempre trovato il gol – in mezzo due partite saltare per infortunio-; prima? Le gare contro contro Napoli e Roma, le prime due di campionato, le uniche gare in cui non ha segnato (ma con i giallorossi è risultato comunque decisivo con l’assist a Cutrone).
Al rientro dopo l’infortunio al flessore che lo ha costretto ai box per due gare – dopo la rete in Europa League, si è quindi subito reso protagonista con la prima doppietta in rossonero.
A servirgli i palloni da buttare in rete è sempre Suso
Lo stesso argentino parla dell’intesa con il compagno di reparto:
“Il rapporto con Suso? E’ un giocatore fantastico che quando alza la testa ha la qualità di mettere la palla ovunque.”
Lo spagnolo, infatti, in Serie A ha già confezionato cinque assist, tre dei quali ad Higuain.
Il numero otto rossonero è così il miglior assistman della Serie A: è al secondo posto in Europa per numero di assist vincenti in stagione: meglio di lui solo il giovanissimo Sancho del Borussia Dortmund, primo a quota sei.
Questione di feeling
Il Milan può sorridere per la ritrovata concretezza offensiva e per la sintonia, quella tra l’attaccante argentino e l’esterno spagnolo, che cresce partita dopo partita e che invita a sognare.
Caterina Autiero
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