Suarez-Chiellini: quel morso fu una finzione

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Come dimenticare l’ormai celebre morso di Suarez a Chiellini durante la gara tra ItaliaUruguay del Mondiale 2014, in Brasile? Ne è passato di tempo da quell’episodio che fece tanto discutere: Suarez ha ampiamente scontato la squalifica di quattro mesi, ha cambiato club, passando dal Liverpool al Barcellona e ha avuto modo di incontrare nuovamente su un rettangolo di gioco con Chiellini, nella sfida di Berlino tra Barcellona e Juve. Ma se qualcuno lo avesse dimenticato a riportarlo in auge ci pensano alcune dichiarazioni del vicepresidente del Tribunale d’Appello della Fifa, l’argentino Fernando Mitjans.15f3dd58fe18b92870ac8aedbbc764c9Chiellini non ha denunciato Suarez, né ha testimoniato contro di lui”. Intervenuto ai microfoni di Fox sport Radio Uruguay, ha poi continuato:“Per Suarez non si è applicata la recidiva penale, ma solo quella sportiva. Nemmeno l’arbitro di quella partita ha visto niente, così come si legge dal suo referto finale”. Inoltre, Mitjans spiega che Chiellini non si presentò a testimoniare contro Luis Suarez,  ma che mandò una mail per spiegare la sua versione di quello che era successo in campo “Via email lui ha risposto dicendo che l’impronta del morso di Suarez è stato come un bacio di sua moglie”.  In parole povere, deduce che Chiellini, in campo esagerò.

Insomma, secondo il membro Fifa la punizione che è stata inflitta all’uruguaiano è stata eccessiva perché si è trattata di una finzione. Parole queste di Mitjans che, soprattutto in Uruguay stanno alimentando altre polemiche.

Caterina Autiero