Stefano Sensi è unico. Lui vede il calcio prima
Era uno dei sogni di Antonio Conte in questa calda estate di calciomercato.
L’Inter, il Il 2 luglio 2019, lo accontenta.
Stefano Sensi, classe 1995, sbarca in Pinetina, dal Sassuolo, in prestito oneroso da 5 milioni con opzione di riscatto da 20 milioni.
Lo stile di gioco del ventiquattrenne è stato spesso accostato a quello di Marco Verratti, Andrés Iniesta e Xavi. Paragoni importanti che non hanno fatto montare di certo la testa al giovane umbro, che con i nerazzurri ha già mostrato, in parte le sue qualità, acquisite in anni di gavetta.
Comincia a muovere i primi passi nel mondo del calcio a soli 6 anni, nell’Urbania, squadra della sua città natale: Urbino. Ma la sua crescita sul campo da calcio incomincerà a circa 100km da casa, in Romagna, precisamente al Cesena. A 16 anni arriva nella Primavera del club, ma giocherà con loro solamente due stagioni.
A 18 anni esce dal settore giovanile e va in prestito al San Marino, iniziando la sua avventura in Lega Pro.
“Tempo perso per Sensi”- assicura il suo primo allenatore Fernando De Argila– “Si meritava subito la prima squadra del Cesena”. De Argila aveva allenato Sensi già nelle giovanili del Cesena. Lo conosceva bene, tanto da rivolerlo con sé anche a San Marino e dargli la fascia da capitano, a soli 18 anni, scatenando un putiferio.
Sensi tornerà alla base, al Cesena, solo nell’estate 2015. La società trova subito un accordo con il Teramo, neopromosso in B. L’operazione però non andrà mai in porto a causa del coinvolgimento del club abruzzese nella bufera calcioscommesse.
Stefano dunque rimane e si prende subito la scena, vestendo i panni del classico regista.
Gioca 33 partite tra stagione regolare e play-off di B e segna 4 reti.
Il Sassuolo lo nota subito e il 13 gennaio del 2016 lo acquista per 5 milioni di euro, ma lo lascia a Cesena fino a fine campionato.
Nell’estate di quell’anno, a soli 21 anni, debutta sia in Serie A che in Europa, nel ritorno del terzo turno di qualificazione di Europa League.
In 3 anni a Modena metterà in luce tutte le sue qualità, ma lavorerà tanto anche sul suo gioco in fase di non possesso palla.
L’ottimo controllo del pallone, l’eccellente visione di gioco, l’abilità nell’uso del piede perno, l’uso perfetto del corpo nell’uno contro uno attireranno l’attenzione di molti tecnici e club, in particolare di Antonio Conte.
Il ventiquattrenne mostra le sue qualità anche in Nazionale. Partendo con l’Under-17 nel 2012, fino ad arrivare in Nazionale maggiore nel 2018 con il CT Roberto Mancini.
In soli 6 anni è riuscito a scalare le gerarchie e a imporsi tra le nuove stelle del calcio italiano. La strada da percorrere però è ancora lunga ma siamo sicure che Stefano Sensi ha tutte le carte in regola per sorprenderci sempre di più.
Alessandra Cangialosi