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Stefano Pioli, il cammino dell’uomo – allenatore

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immagine-fonte: Twitter pagina ufficiale Milan https://twitter.com/acmilan/status/1453141449294417926?s=20
Stefano Pioli, un allenatore silenzioso che dà molta importanza a strategie e comunicazione.
Le cose che mi piacciono di più sono le strategie delle partite e curarle con i miei giocatori. Mi piace anche questo periodo in cui si gioca tantissimo, dove in 20 giorni devi preparare partite su partite e poi c’è la sosta che ti permette di rifiatare e staccare mentalmente”.
Queste dichiarazioni di Stefano Pioli fanno capire come il  percorso da allenatore, fatto fin ad ora, sia stato essenziale per la sua crescita professionale e umana.
Lo  ha arricchito anche dal punto di vista della comunicazione.
Stefano Pioli ammette che una persona in passato lo ha guidato verso una  crescita comunicativa,  gli ha permesso di  conoscere varie  dinamiche e determinati sviluppi.
Un vero professionista, insomma,  che non smette mai di studiare ed informarsi insieme al suo staff.
Impara anche da altri allenatori su come interagire con la squadra prima di un match.
Importantissimo a questo proposito  il discorso pre-partita che Pioli fece alla squadra prima della partita contro l’Atalanta,  decisiva per  la qualificazione alla Champions League.
Fu così di impatto che tuttora i giocatori rimandano alle parole di Pioli come stimolo per la vittoria di quella sera sui bergamaschi.
Un motivatore che ha centrato l’obiettivo.

Il gruppo infatti per Pioli è sempre stato il punto focale da cui partire per migliorare la squadra.

Capire i giocatori, farli crescere, creare una famiglia con la quale condividere insieme vittorie e sconfitte.

Non a caso alla domanda: “Quale è il momento più bello a cui ripensi?”, Pioli risponde che la salvezza conquistata con la Salernitana è stata veramente importante.

 La più bella soddisfazione è stata forse la vittoria del campionato con gli Allievi Nazionali del Bologna, in finale contro la Roma,  per il percorso incredibile che i ragazzi avevano fatto.

Nel 2017 a Firenze intraprende l’avventura più intensa dal punto di vista emozionale e professionalmente  più ricca con  la Fiorentina all’ ottavo posto.

Nel 2018 però Pioli deve affrontare la tragica scomparsa del capitano difensore Astori, un trauma mai superato.

Lo scorso 5 ottobre mentre ritirava il premio Ussi Sardegna dedicato a Davide Astori ha dichiarato:

Abbiamo sempre avuto un rapporto vero con Davide, spesso quando ne avevamo bisogno ci siamo appoggiati a vicenda.

Difficilmente ho trovato un ragazzo così disponibile e sempre pronto a mettersi al servizio dei compagni di squadra.

Trasmetteva il piacere di stare con i compagni e nell’essere guida e leader sapeva sempre dire le cose giuste al momento giusto. Ogni volta che ricevo una chiamata improvvisa rivivo quel trauma, che credo nessuno abbia mai superato.

Dobbiamo però continuare con i bei ricordi perché Davide è con noi e i suoi insegnamenti e la sua serenità interiore possono sempre aiutarci.

Conoscere Davide è stata una fortuna: una persona speciale nella sua semplicità, insieme abbiamo fatto un percorso breve ma che ci legherà per tutta la vita. Lui è ancora vivo nei nostri ricordi, sarà sempre così”.

Nel 2019 firma col Milan, e da quel momento Stefano Pioli è riuscito a ridare un’ identità al Diavolo.

Ha iniziato a gestire dei ragazzi molto giovani che ha saputo valorizzare al meglio e che adesso stanno dimostrando la loro forza, come Brahim Diaz, Saelemaekers, Castillejo, Leao, Rebic, Tonali.

Ha saputo sfruttare l’arrivo di Ibrahimovic che ha alzato il livello agonistico dello spogliatoio con la sua grande motivazione e professionalità.

L’intelligenza di Ibra si è vista nell’entrare con calma in un gruppo non ancora formato.

La forza del Milan oltre alla tenacia e alla coesione dello spogliatoio, è sicuramente il club sempre presente che sostiene e che dà tutto il supporto possibile.

L’impatto di Pioli quindi al Milan è stato strepitoso: ha iniziato con pazienza, imponendosi pian piano all’interno dello spogliatoio e facendosi rispettare da tutta la squadra.

La sua impronta sul terreno di gioco è evidente e la sua preparazione tecnico-professionale è di alto livello: lo dimostra la partenza della stagione 2021-2022 con nove vittorie e un pareggio nelle prime dieci giornate di campionato.

Il Milan ha stabilito  il record di vittorie nelle prime dieci giornate, come nella stagione 1954-1955.

L’atteggiamento chiave e vincente di Stefano Pioli è affrontare la professione con tanta passione e tanto entusiasmo, la voglia di  trovare l’equilibrio necessario che ti permette di vivere ed affrontare la consapevolezza di quello che vuoi e puoi essere.

Ilaria Iannì

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