Il Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel ha squalificato per 4 giornate Gonzalo Higuain dopo l’espulsione contro l’Udinese. Il referto dell’arbitro Irrati ha ricondotto tutto l’episodio sotto la fattispecie del “gesto irriguardoso” nei confronti del direttore di gara e di un avversario, prima di essere mandato fuori dal campo. Il Napoli farà dunque ricorso per cercare di riavere il Pipita almeno alla quarta giornata di campionato contro la Roma.
INDISCREZIONI SQUALIFICA – Nell’occhio del ciclone, però, non c’è solo la decisione di squalificare Higuain. La Gazzetta dello Sport, infatti, anticipa la sentenza alla vigilia della squalifica, riportando anche frammenti del referto di Irrati che annunciano le giornate di squalifica da parte del Giudice Sportivo. La conferma delle indiscrezioni ha mandato su tutte le furie i tifosi partenopei e la società di De Laurentiis.
Tosel ha spiegato così ai microfoni di Radio Marte: “Mi ha telefonato la Gazzetta insieme ad altri 3-4 giornalisti per chiedermi che vento tirava come entità. E come sempre faccio, da accordi decennali con la stampa, ho detto che spiego gli aspetti tecnici, dando per scontato che la decisione è sugli atti pubblici ufficiali che è il referto”.
Cosa prevede in realtà il Codice di Giustizia sportiva?
L’articolo 28 sancisce che i componenti degli organi di giustizia sono obbligati alla riservatezza e, nella “più rigorosa osservanza” di questo principio, non possono rilasciare dichiarazioni ai mass media sui processi cui sono chiamati a pronunciarsi.
SANZIONE AL GIUDICE SPORTIVO – In caso di violazione della riservatezza si può arrivare fino alla destituzione (articolo 34, comma 3, lettera d dello Statuto Figc). Tosel deve comunque rendere conto delle spiegazioni divulgate che si sono parafrasate in un vero e proprio scoop giornalistico soprattutto in relazione all’aver anticipato la sentenza persino sotto l’aspetto letterale.
Valeria Iuliano