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Sporting Locri femminile, non c’è pace: frasi sessiste ai volti femminili del club

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Nuova vita per lo Sporting Locri, squadra di calcio a 5 femminile che milita in Serie A, che sperava di tornare a pensare solo al calcio. Ricordiamo che nei mesi scorsi le ragazze e l’ex presidente Armeni, furono oggetto di minacce da parte di ignoti e intimate a smettere di giocare. Una situazione che spinse tutto il mondo del pallone a esprimere solidarietà e vicinanza al club che, da parte sua, continuò il campionato.
Da quel momento diverse sono state le novità, in primis il passaggio di consegne alla presidente da Ferdinando Armeni a Vittorio Zadotti titolare della Lombarda il quale, con l’aiuto di quattro nuovi sponsor, sta cercando di portare a termine il torneo.
Sembrava l’inizio di una nuova vita ma non è così: mancano ancora 20mila euro per disputare l’ultima partita. “Li troveremo – dice il presidente – speriamo solo di riuscire a coinvolgere la popolazione nel nuovo corso della squadra”.
E questo è un altro problema. La nuova società infatti ha inserito due volti femminili all’interno del club: Valentina Di Leo (si occupava del settore giovanile) in qualità di Direttore sportivo e Margherita Catanzariti (scrittrice) nella comunicazione. Nomine che qualcuno non ha gradito al punto da scrivere sui social e sul sito del club frasi sessiste e vignette sulle loro incapacità calcistiche.
Sembra proprio che non ci sia pace per una società di calcio femminile che vuole solo giocare e per un presidente che sta cercando “di riportare tutto allo sport”.

Francesca Di Giuseppe

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