Tra la sconfitta di Torino e il Bologna a San Siro si interpone la gara di Coppa Italia contro la Lazio in programma per domani sera e finalmente sotto il proprio pubblico, ad eccezione della curva ancora un turno fuori dai giochi. La partita di domani sarà in qualche modo la partita della liberazione dal mercato che si chiuderà un’ora esatta prima del fischio d’inizio.
Parentesi mercato
Le carte del mazzo sono già state mischiate e anche gli equilibri sono stati minati dalle scosse di terremoto che il calciomercato come da copione fa registrare. Fino a poco più di una settimana fa quello che doveva essere un mercato piatto e nullo della dirigenza nerazzurra ha subito un ribaltamento.
L’aggravarsi delle condizioni di Sime Vrsaljko hanno accelerato l’affondo e poi la concretizzazione del tesseramento di Cedric Soares, ma non è l’arrivo del terzino portoghese ad aver sconvolto la quiete di Appiano e di Vittorio Emanuele, l’epicentro pare essere in zona croata e porta la firma di Ivan Perisic.
L’esterno croato soltanto qualche giorno fa e proprio a ridosso della sfida contro il Torino, come dichiarato da Marotta ai microfoni nel pre-gara, ha espressamente chiesto la cessione con l’auspicio di volare in Premier ma, secondo quanto espresso da Ausilio nella serata di ieri, il mercato interista sembrerebbe ormai essere già chiuso, salvo qualche improvviso colpo di scena con qualche offerta clamorosa che, però, finora non è ancora arrivata e che difficilmente arriverà nelle ultime ventiquattro ore rimanenti. Smentite le voci di mercato che hanno riguardato Matias Vecino nella giornata di ieri, anche Miranda sembrerebbe dover restare a disposizione del tecnico di Certaldo, almeno fino a giugno.
Spalletti in conferenza
Luciano Spalletti si presentato come di consueto ai microfoni per rispondere alle domande in vista della partita di domani mettendo definitivamente a tacere alcune voci di mercato e i rumors circa le cosiddette richieste di cessione da parte di alcuni giocatori tra cui Miranda e Vecino.
Tra i 22 di Spalletti compare intanto per la sua prima chiamata in nerazzurro Cedric Soares, che però non partirà dal primo minuto, mentre non rientrano tra i 22 Stefan De Vrij, per affaticamento muscolare e Keita Balde indisponibile pure contro il Bologna.
Quella di domani è una partita secca, basta l’Inter delle ultime due partite? “Non è questo il calcolo che dobbiamo fare, basta metterci tutto quello che abbiamo.
Quanto è importante superare il turno per uscire dal torpore? “Domani è una partitta importante e allo stesso tempo difficile, riuscire a vincere e passare il turno ti mette in condizioni di giocare una semifinale. Se riusciamo essere l’Inter passiamo il turno”.
Contro la Lazio avete fatto forse la miglior partita della stagione. Cosa ci vuole per tornare ad essere così? “Tante cose. A Roma siamo riusciti a fare tanti gol e a creare tante situazioni. Ci vuole un po’ tutto. Bisogna esser bravi a riempire la partita delle qualità che abbiamo detto e poi portarle a compimento ogni volta che andiamo a giocare. Se riusciremo a rimetterci tutti questi contenuti è chiaro sia possibile”.
Cedric è tra i convocati potrà esserci dal primo minuto? “Domani la vedo difficile, è una partita delicata e servono delle conoscenze.
Perché alcuni giocatori hanno chiesto la cessone? “Io sono a contatto con i giocatori e sono quello che ne sa di più ma queste sono cose che, come lei ben sa non le vado a raccontare fuori. Non vado a raccontare cià che accade dentro gli spogliatoi e dentro il campo. Su alcuni giocatori si è un po’ esagerato, solo uno ed è Perisic. Di Vecino non è così.
Qual è la situazione di Perisic? Potrebbe trovare spazio? “E’ convocato. Se giocherà lo vedremo dalle formazioni ufficiali.
Come sta Keita? E’ possibile averlo già contro il Bologna? “Penso sarà difficile recuperarlo già per il Bologna, ma è in via di guarigione”.
C’è qualcosa in controtendenza rispetto all’Inter, che è un club ambito: in questo momento oltre a Perisic avrebbero chiesto la cessione anche Miranda o Candreva. Come si risolvono questi problemi? “Miranda aveva la possibilità di andare da altre parti perché aveva richieste, ma non mi ha chiesto di andare via. Su Candreva casco dalle nuvole. A noi non lo ha mai detto.
GOL DI TACCO – Ritiene eccessive le due giornate di squalifica a Politano? “Mi spiace molto perché è un bravo ragazzo. Dentro gli spogliatoi era dispiaciuto al massimo, non gli cadevano le lacrime ma era al massimo del dispiacere. La parolina gli è partita. Le regole sono queste. Ma il fallo lo aveva ricevuto. Abbiamo detto di mantenere un profilo corretto e quindi anche stavolta si accettano le due giornate e poi si sta a guardare. Non si farà ricorso. Ci dispiace perché abbiamo altre difficoltà in quel ruolo e l’assenza di Politano peserà”.
GOL DI TACCO – San Siro riaperto può essere un fattore in più? “Il pubblico può darci quella spintina che quando sembra che il risultato è consolidato così, attraverso i loro richiami ci sentiamo di fare quel metro in più che fa la differenza”.
Egle Patanè