Spalletti in conferenza prima di Inter-Empoli: “Come carico emotivo è importante ma ci siamo un po’ abituati. Ci sentiamo molto bene perché abbiamo la prospettiva di portare ancora una volta l’Inter in Champions League“.
Dopo la sconfitta al San Paolo, l‘Inter è chiamata a rispondere per l’ultima volta, ma la più importante. Questa volta non solo per una questione di orgoglio. In ballo la qualificazione in Champions, ancora una volta all’ultima chiamata possibile. Come l’anno scorso contro la Lazio l’Inter dovrà tentare il tutto per tutto per conquistare i tre punti necessari a raggiungere l’obiettivo stagionale. Un’eventuale sconfitta domani a San Siro significherebbe un fallimento stagionale clamoroso che, a giudicare dagli intenti e dai proclama di grandezza, i nerazzurri non possono permettersi.
Se lo scorso anno contro la Lazio l’Inter si giocava la qualificazione in uno scontro diretto da cardiopalma, quest’anno la sfida contro l’Empoli non sarà da meno. I toscani infatti domani sera a San Siro si giocano la salvezza. Con 38 punti in classifica, uno in più del Genoa, due in meno di Fiorentina e Udinese.
Luciano Spalletti in conferenza pre match, ultima conferenza pre partita della stagione, esprime parole di incoraggiamento e stima nei confronti dei suoi calciatori, definendoli consci dell’obiettivo da raggiungere e perfettamente in grado di riuscirci. Parole di stima anche nei confronti di Mauro Icardi. Il tecnico definisce l’ex Capitano un giocatore con le qualità mentali e fisiche per poter affrontare la partita di domani.
Spalletti in conferenza
“Mi aspetto che i miei calciatori mettono dentro tutti quegli ingredienti che io gli riconosco e che loro hanno e han fatto vedere in molte partite“
Un altra settimana decisiva come lo scorso anno. Ci sono punti di contatto con la gara della Lazio?
Ci sono dei punti di contatto perché ha la stessa valenza e importanza. Quando si arriva in un confronto dove si è dentro o fuori è chiaro che l’attesa e la possibilità di realizzare il risultato diventa massimo. Come carico emotivo è importante ma ci siamo un po’ abituati. Noi che facciamo questo lavoro, nella mia carriera non c’è mai stato un campionato in cui ho vissuto il finale in maniera tranquilla. Situazioni molto analoghe anche alla Roma. Succede un po’ a tutti, dipende l’obiettivo che ci si accosta. Secondo me la squadra ha avuto gli insegnamenti giusti durante questi due campionati in funzione della carica emotiva che può metterti addosso.
Viste le difficoltà recenti a San Siro, avrebbe preferito giocarla in trasferta o San Siro potrà essere un valore aggiunto?
“I nostri tifosi vogliono bene all’Inter, lo hanno dimostrato in tutte le salse. Preferisco giocarla a San Siro e i nostri tifosi sanno come comportarsi, come sempre fatto, cercando di trasferire ai giocatori tutte quelle cose che loro non possono mettere in campo andando a giocare una partita. I calciatori devono essere bravi a saper interpretare e a tentare di dare soddisfazioni ai tifosi”.
Dal derby in poi l’Empoli ha fatto gli stessi punti dell’Inter. E’ l’avversario più difficile?
“Si passano varie fasi in un campionato, loro stanno bene. E’ chiaro che la posta in palio annulla tutto il percorso precedente. Ci puoi arrivare come ti pare, ora sei davanti a questo obiettivo e devi essere nelle condizioni di esibire il tuo marchio, il meglio di te stesso”.
Una partita da dentro o fuori, è preoccupato del fatto che l’Inter ha sbagliato alcune partite da dentro o fuori?
“Io lo so che ci sono delle tensioni e a volte ci sono delle partite che si possono sbagliare però ce ne sono tante altre che abbiamo fatto molto bene. Mi aspetto che i miei calciatori mettono dentro tutti quegli ingredienti che io gli riconosco e che loro hanno fatto vedere in molte partite. I miei calciatori ed io ci sentiamo molto bene perché abbiamo la prospettiva e l’obiettivo di portare l’Inter in Champions League. Ci stiamo riempiendo la testa di cose per portare l’Inter ancora una volta in Champons League, non preoccupandoci delle partite perse”.
Una partita come quella di domani è più adatta a Icardi o Lautaro?
“Non c’è un solo incontro in queste differenze qui. Si tratta di sfumature. Secondo me è la partita per tutti e due. Tutti e due hanno quel livello di carattere e di personalità per andare a incidere sullo scorrimento di questa partita. Sono dei calciatori forti nella testa oltre che sul campo. Hanno un modo di pensare giusto e di agire altrettanto giusto. Da un punto di vista di potenzialità, entrambe le hanno per mettere il timbro”.
Un giudizio sulla stagione in caso l’Inter vinca o meno. E’ troppo diverso? Si parla di fallimento in caso di sconfitta o di trionfo in caso di vittoria o c’è una via d mezzo?
“Io penso che in queste valutazioni si vada a mettere dentro delle cose che sono anticipate rispetto ai fatti, per cui si deve aspettare il risultato della partita. Poi a fine anno si può fare una conferenza finale in cui si fa il riassunto di quelli che sono stati i risultati e fare le varie valutazioni. Alla fine di ogni giornata lavorativa mi chiedo se sono in grado di cambiare qualcosa per migliorare e m sembra che questo l’abbiano fatto anche i miei calciatori. Hanno sempre messo professionalità e qualità per quello che era il passo successivo nel nostro percorso”.
Durante la stagione c’è stato un periodo più o meno difficile?
“Ne può trovare di questi e di quegli altri. Allenando una squadra forte e importante come l’Inter si vanno a trovare dei momenti in cui le possibilità di valutazione sono contrapposte però è una perdita di tempo adesso andare indietro a rivalutare. Dobbiamo esser pronti per domani sera e anche questa settimana abbiamo lavorato per quello, sapendo di avere la soluzione davanti. Si gioca la partita e poi si saprà dove si giocherà il prossimo anno. E’ quello che diventa fondamentale: metterci il massimo in ogni momento”.
A livello personale questa partita cosa significa?
“Mi danno emozioni tutte le partite. Le partite che non servono a niente così come le partite come queste qui. Nel bene o nel male i risultati te li porti tutti addosso. Questo è un match che può darti un risultato che si tatua addosso”.
De Vrij ha recuperato?
Sì ed è a disposizione.
La squadra fisicamente come sta e Politano ha recuperato?
“Politano è a disposizione, stanno quasi tutti molto bene, poi è chiaro che qualcosina che la lunghezza del campionato ti costringe a subire c’è”.
C’è qualcuno che merita di restare in particolar modo?
“Secondo me meritano in molti a restare all’Inter e domani sera ci saremo tutti”.
Egle Patanè