L’allenatore dell’Inter rilascia le prime dichiarazioni dopo aver raggiunto il traguardo della Champions
Sono passati 4 giorni dall’ultima partita di campionato che ha decretato l’accesso dell’Inter alla Champions League e Spalletti, dopo aver lasciato spazio ai suoi giocatori, racconta il campionato appena finito, parla dei suoi giocatori e del loro futuro e fa i ringraziamenti di rito.
“Ringrazio la società per avermi dato la possibilità di avermi fatto vivere queste emozioni con questi colori addosso, che mi sembra mi stiano anche bene. Ringrazio i miei collaboratori che sono più bravi di me, allenatori qualificati, tutta gente forte. Grazie ai tifosi, li metto alla fine perché sono la nostra base, fondamenta importanti sulle quali si può costruire”.
“In questo campionato si sono viste tante cose: il bel gioco del Napoli, le belle partite di Roma e Juve in Champions, Lazio e Atalanta che avrebbero meritato di andare avanti in Europa League. Il momento più brutto in assoluto, quello che avrei voluto assolutamente evitare, riguarda quanto accaduto alla famiglia Astori . Il ritorno di Ancelotti certifica la crescita di questo campionato e sarà un piacere averlo come avversario”.
Sulle ambizioni della squadra per il futuro:
“Dobbiamo essere ambiziosi, dobbiamo migliorare perché vogliamo stare dove siamo visto che ci stiamo bene. Ci sono cose che dovremo fare meglio, per cui vogliamo continuare nel voler ridurre le differenze tra noi e quelle davanti. Sapevamo che andare in Champions significava passare al pianerottolo superiore senza passare dai gradini, adesso dovremo essere bravi, dato che l’anno scorso qualcosa abbiamo sbagliato. Non dovremo deludere i nostri tifosi, anche se è chiaro che gli obiettivi dell’Inter sono importanti per la storia che ha e bisogna essere all’altezza di quella che è l’emozione che danno tutti questi cuori”.
Sul mercato
“La società adesso deve essere prima brava a far quadrare i conti per poi reinvestire tutto. Non capisco perché mettersi subito in debito. Adesso Cancelo e Rafinha non potremo riscattarli, in futuro vedremo. Questo è il momento di Ausilio, deve fare vedere la sua qualità. Sa benissimo quali sono le cose che dovremmo fare, poi è chiaro che c’è sempre da vedere questi numeri da mettere a posto e non sai dove li puoi prendere per ributtarli da qualche altra parte. Barella però è un buon calciatore. Nainggolan… anche”.
Sui giocatori
“Non conosco la volontà di Icardi ma bisognerà vedere se sarà allettato dal poter fare esperienze diverse. Skriniar con la sua tranquillità lascia scegliere gli avversari quale gioco fare e poi li rincorre. Ranocchia è interista al 100% e nello spogliatoio rappresenta la coscienza degli altri. Brozovic è un giocatore fortissimo, si sente coinvolto ed è contento”.
Alla fine Spalletti parla di se stesso e del suo contratto: “Sul mio contratto vale quello che ho sempre detto, a prescindere dalla Champions. Quando sei all’Inter ti accorgi che hai una grande responsabilità, non conta avere anni di contratto in più, specie se non arrivano i risultati. Ho un contratto fino all’anno prossimo e non ho fretta di rinnovare. Cosa faccio se rinnovo e passo un altro periodo senza risultati come l’anno scorso? Mi faccio offendere”.
L’obiettivo Champions non era stato accettato da Spalletti a inizio stagione e nessuno sperava in un quarto posto dell’Inter. Invece i nerazzurri hanno raggiunto la Champions e ora si godono questo momento di gioia.
Gisella Santoro
Immagine di copertina: sport.sky.it