Ci sono partite che non si dovrebbero disputare e vedere. Doveva essere una festa Scudetto, ma l’assenza di Ronaldo e la presenza di elementi della Primavera ha fatto sì che il match tra Spal e Juventus – che doveva chiudere una splendida annata – diventasse una passeggiata con un pallone e senza neanche tanta convinzione.
La prova è stata la conferma della splendida forma di Kean – subito in gol – e una verifica sui giovani, primo tra tutti Gozzi, un classe 2001 – molto amico di Moise -, un difensore centrale abile nelle marcature e nell’uno contro uno. Poi Kastanos, centrocampista cipriota che ha esordito con la maglia della Juve ma non in campionato, in cui aveva debuttato con il Pescara.
Successivamente sono entrati anche Colussi Caviglia e Mavididi; quest’ultimo proveniente dal vivaio dell’ Arsenal, dotato di forza e e velocità.
Non sono mancate le polemiche in merito al risultato, come l’accusa di aver falsato il campionato e aver spianato la strada alla squadra di Semplici, desiderosa di un risultato positivo per la salvezza. Massimiliano Allegri si giustifica negando le tutte le accuse: in realtà il tecnico livornese – con la testa già a martedì – ha voluto salvaguardare i titolari, nello specifico Cristiano Ronaldo nemmeno convocato.
Non si può commentare una partita che la Juventus ha rinunciato a giocare; Dybala come regista non lo vedo proprio e gli stessi giocatori della Primavera si sono cimentati in questa gara – che poteva essere una buona occasione per mettersi in luce – come fosse una seduta di allenamento sperimentale.
Bravo Nicolussi Caviglia a sfiorare il gol.
Festa scudetto rimandata e occhi puntati sullo Stadium martedì prossimo, in occasione del duello di Champions League che sancirà il passaggio ai quarti.
Cinzia Fresia