“Spaccagli le gambe!” … le parole fanno male, anche nel calcio

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L’ ennesimo episodio di eccessiva foga da parte di genitori/tifosi ci pone alcuni interrogativi e evidenzia come spesso siano gli adulti a svuotare il calcio di etica

Venaus-Lascaris, partita della categoria Esordienti, dagli spalti si sente qualcuno che urla “Spaccagli le gambe!“: una frase shock che porta l’allenatore della squadra avversaria a ritirare la squadra.

Questo in sintesi quanto accaduto nel corso di una gara tra dodicenni nel Torinese; una frase brutta pronunciata da un genitore di uno dei bambini in campo. “Ho detto massacriamoli, ma intendevo dire a livello di gioco, non ho detto di spaccare le gambe ai bambini. Sono termini che si usano durante le partite di calcio” si è difeso il genitore accusato.

Non è la prima volta, però, che nel corso di partite tra bambini, a mettersi in evidenza sono i genitori e le loro rimostranze.

Un episodio che ci pone alcuni interrogativi…

E’ vero, nel calcio spesso il gergo è forte a tratti violento ma quando si tratta di bambini, per i quali tutto è ancora (fortunatamente) puro divertimento e gioco, quel gergo andrebbe evitato e sostituito con una terminologia più educativa e sportiva.

Se lo sport è fonte di rispetto, portatore di valori etici, di lavoro di squadra perchè rovinare tutto questo? ; Perchè sin da piccoli bisogna assistere a situazioni negative?; Perchè i futuri campioni dovrebbero percepire il calcio solo come una questione di soldi e celebrità?

Meglio riflettere bene prima di parlare: i più piccoli guardano i grandi perchè per loro sono fonte di verità e saggezza e esempi… lasciamoli divertire ancora un po’.

Francesca Di Giuseppe